Una proposta comune firmata dalle società fieristiche di Bologna e Rimini per partecipare alla privatizzazione della Fiera di Belgrado: è questa l’intenzione delle due fiere che si inserisce in un piano più generale di collaborazione e di comuni intenti su progetti esteri.
L’iniziativa è stata annunciata questo pomeriggio a Bologna da e Luca Cordero di Montezemolo e Michele Porcelli, rispettivamente presidente e AD di BolognaFiere, e dal presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni. Quest’ultimo ha spiegato che la Fiera di Belgrado (che ha avviato le procedure per privatizzare il 70% del suo capitale) fattura 16 milioni di euro, comprende un’area di 230mila metri quadrati e ricerca un gestore strategico “che non sia allettato da business immobiliare”.
L’idea della partnership emiliano romagnola è quella di “replicare o spostare manifestazioni fieristiche” che hanno luogo a Bologna o Rimini.
Fiducioso sull’operazione l’ad della fiera bolognese che valuta al 90% la possibilita’ di un’offerta congiunta con Rimini per partecipare al bando indetto dalla società serba e al 70% la possibilità di vincere la partita. L’alleanza “estera” prevede anche lo studio – ha piegato Porcelli – di una collaborazione sul mercato indiano dove Bologna ha gia’ avviato un’iniziativa per realizzare una nuova fiera. Tra i temi dibattuti oggi, anche quello della fusione tra le fiere di Bologna e Rimini: un percorso di valutazione che sta procedendo e che probabilmente trovera’ una risposta definitiva entro fine estate.
“A me sembra – ha detto Montezemolo – che ci siano molti temi di interesse comune. Il lavoro che e’ stato fatto da Cagnoni e Porcelli va avanti per verificare ipotesi realistiche e che portino ad entrambe le aziende vantaggi non solo di tipo prettamente economico ma anche di ipotesi di sviluppo”.
Sui tempi “non abbiamo la pistola puntata – ha concluso Montezemolo – ma dobbiamo anche stabilire che non e’ una cosa che possiamo trascinare troppo per le lunghe una volta verificati i comuni vantaggi”.