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Corte dei Conti: in calo pendenze settore pensioni

Ogni magistrato, in media, ha definito 710 giudizi a fronte dei 556 del 2006. Il miglioramento nel lavoro è stato dovuto all’assegnazione di un’unità in piu’in organico, che fa salire a sette il numero totale dei magistrati, a fronte dei 9 previsti.

Il 2007, alla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna, registra un calo delle pendenze nel settore pensioni, sia per quanto riguarda quelle civili(passate da 6641 all’inizio dell’anno a 5564 a fine anno), che quelle militari (da 2196 a 1387), e di di guerra (da 975 a 433, di cui 278 giudizi interrotti e ancora da estinguere). In totale, i giudizi pendenti al 1 gennaio erano 9812 (di cui 1095 interrotti), quelli pervenuti nell’anno sono stati 2193: nel 2007 risultano dunque 4621 i giudizi definiti (di cui fanno parte 1443 estinzioni), 1283 in piu’ rispetto all’anno precedente.

E’ quanto emerge dalla relazione del Presidente della Corte dei Conti dell’Emilia Romagna, Giovanni Bencivenga, presentata oggi in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario.

Settantacinque i giudizi invece definiti nel corso dell’anno in materia di responsabilita’ e ad istanza di parte: 30 di questi hanno avuto sentenza di condanna – per un importo complessivo di 1.486.904 euro – 4 di assoluzione. br>
Nella sua relazione, il procuratore regionale Ignazio Del Castillo ha sottolineato il sospetto – che riguarda gli enti locali – sull’inosservanza dell’obbligo di trasmissione alla procura regionale delle deliberazioni che riconoscono debiti fuori bilancio. Dal 2003 ad oggi – rileva il procuratore – solo 87 dei 341 comuni di cui si compone la regione e degli altri enti locali hanno inviato alla procura regionale tali atti di riconoscimento (184 in totale). Questo mentre da un recente rapporto di Unioncamere sulle società partecipate dagli enti locali emerge che in Emilia Romagna ha sede il 9,4% delle società controllate o partecipate dagli enti locali e che, al 2005, il 32% dei bilanci di tali società evidenziavano delle perdite che in moltissimi casi dovrebbero essere state ripianate dagli enti ricorrendo allo strumento del riconoscimento di debito, di cui pero’ la procura non ha conoscenza. Tra i casi segnalati, il danno erariale riscontrato a carico di un magistrato Presidente di un tribunale per l’indebito utilizzo di auto di servizio e del personale di guida, per gli abituali spostamento casa-ufficio ubicati in province diverse. Tra gli atti di citazione depositati a richiesta danni, casi di concussioni, corruzioni, assenteismo, ma anche concessione gratuita di automezzi e carburante del comune a partiti e associazioni.
















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