“Siamo perfettamente d’accordo su un punto, l’ad di Unicredit ed io: istituzioni pubbliche e sistema economico devono fare ciascuno il proprio mestiere, ricoprire a pieno i propri ruoli, in un clima di vicinanza e collaborazione per il bene della comunità. Su questo tema ho apprezzato la sensibilità e l’attenzione del dottor Profumo”.
Lo ha detto oggi il sindaco di Reggio, Graziano Delrio, nell’intervento di saluto che ha aperto la tavola rotonda promossa dai Comitati territoriali Unicredit in città, nella Sala degli Specchi del teatro Municipale ‘Valli’. Fare banca nel baricentro della Via Emilia, il titolo dell’incontro, a cui ha partecipato l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo. Del gruppo Unicredit fa parte anche la Casa di risparmio di Reggio (Carire).
“L’azione politica nel senso più ampio – ha proseguito il sindaco Delrio, citando il cardinale Carlo Maria Martini – è un’opera collettiva, che coinvolge le istituzioni e tutte le forze presenti nel sociale. Sono certo che Carire farà la sua parte”, potendo contare e collaborare con un tessuto estremamente virtuoso. In questo senso, il sindaco ha ricordato “la grande capacità degli imprenditori reggiani, la cultura autentica del lavoro, l’arte del saper fare, le infrastrutture economiche, materiali, solide e radicate, ma non solo. Qui sono vive e incisive anche le infrastrutture immateriali dell’educazione, della formazione e della cultura, presupposti indispensabili dello sviluppo. Del territorio reggiano, Carire è sempre stata parte integrante, non può non continuare ad esserlo”.
Convergenza di vedute fra Delrio e Profumo anche sul presidio del territorio reggiano attraverso le filiali, sul mantenimento dei livelli occupazionali aziendali.
Ricordando le origini della Cassa di risparmio di Reggio, fondata a metà Ottocento da Pietro Manodori, Delrio ha citato il pensiero degli amministratori pubblici dell’epoca, che sostennero l’iniziativa creditizia, nata “per fronteggiare e superare l’indigenza, rialzare il carattere del povero e incoraggiarlo al lavoro, quale mezzo attraverso il quale affrancarsi”. Una mission che ha caratterizzato la banca nelle fasi di ricostruzione, rinascita economico-sociale e sviluppo della comunità reggiana.
