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Reggio E.: rifiuti, intervento dell’assessore provinciale Gennari

Il dibattito apertosi sulla gestione dei rifiuti sul nostro territorio sta purtroppo continuando a registrare interpretazioni e interventi del tutto fuori luogo. E’ bene dunque tornare a chiarire una volta per tutte che nella nostra provincia non รจ mai esistita alcuna “emergenza rifiuti”. E chi – in maniera quantomeno sprovveduta – utilizza, in particolare su un quotidiano locale, questa espressione a proposito della nostra realtร , quantomeno rende un pessimo servizio ai propri lettori.


Come รจ a tutti ben noto la nostra รจ, al contrario, una delle province piรน virtuose d’Italia sul fronte della gestione dei rifiuti. E lo รจ grazie all’impegno tanto delle Istituzioni, quanto delle aziende e degli stessi cittadini: affermare il contrario, significa dunque offendere anche tutti quei reggiani che, quotidianamente, con il proprio comportamento responsabile contribuiscono a rendere del tutto fantascientifica la possibilitร  che qui possa succedere quanto, purtroppo, sta accadendo in altre realtร  italiane.

Proprio l’indispensabile contributo assicurato dai cittadini attraverso la raccolta differenziata (tra le piรน elevate d’Italia) – unitamente all’attenta programmazione da parte degli Enti locali e ad un efficace sistema impiantistico – garantisce alla nostra provincia una autosufficienza nella gestione dei rifiuti urbani che va ben oltre il 2012. Non c’รจ dunque alcuna emergenza, cosรฌ come non c’รจ alcun ritardo: abbiamo, al contrario, la possibilitร  di operare scelte consapevoli non dettate dall’urgenza e da approcci ideologici, favorendo un’ampia consultazione e ottenendo il miglior risultato possibile.

La Provincia di Reggio Emilia, in particolare, ha da tempo attivato una serie di azioni tese a governare con previdenza e responsabilitร  la situazione. Nei giorni scorsi ci si รจ preoccupati di chiarire, norme alla mano, ruoli e compiti di Enti e soggetti coinvolti e di riferire sulle azioni svolte e i percorsi intrapresi per arrivare a definire in modo condiviso un sistema – credibile e attuabile – che garantisca anche nei prossimi decenni questa autosufficienza attraverso le migliori tecnologie oggi disponibili, in grado di salvaguardare al massimo la salute e l’ambiente.

Da parte degli Enti locali non vi รจ alcuna incertezza nรฉ tanto meno divisione. Giร  dall’inizio di questo mandato amministrativo, la Provincia ed il Comune di Reggio Emilia, insieme ad Ato, hanno sempre proceduto in modo concertato condividendo, ciascuno nell’ambito dei rispettivi ruoli, responsabilitร  di governo delle azioni e delle scelte intraprese. Gli atti ufficiali firmati finora parlano molto chiaro. E’ stato cosรฌ in occasione del trasparente percorso intrapreso insieme in occasione della riapertura dell’inceneritore di Cavazzoli e della successiva Autorizzazione integrata ambientale – rilasciata al medesimo impianto nel 2007 con una conferenza di servizi – che ha assicurato una gestione in grado di rispondere ai migliori parametri di sicurezza e controllo richiesti dalla normativa europea. Lo stesso Protocollo d’intesa per la delocalizzazione di Cavazzoli รจ stato siglato da tutti i Comuni, da Ato e da Enรฌa, ed il relativo Tavolo tecnico coinvolge – oltre alla Provincia ed altri Enti – i Comuni di Reggio Emilia e di Correggio.

Per quanto riguarda Enรฌa, il compito affidato all’azienda – in base a tale Protocollo – รจ quello di individuare varie ipotesi progettuali a tecnologia differente, effettuando fra queste una valutazione comparata che porti ad evidenziare le migliori tecnologie disponibili in grado di assicurare le massime tutele sanitarie, ambientali e gestionali al sistema integrato che dovrร  continuare a garantire in futuro ai reggiani una gestione in sicurezza e in autosufficienza dei rifiuti urbani.

E’ Enรฌa, dunque, che deve proporre le soluzioni tecniche – attraverso studi approfonditi ed una comparazione tra le migliori tecnologie oggi disponibili – sulle quali le Istituzioni dovranno poi esprimersi attraverso i vari strumenti previsti dal Protocollo, compreso il confronto con tutti i portatori di interesse. E ciรฒ non perchรฉ qualcun altro stia rinunciando al proprio ruolo, ma perchรฉ รจ bene che ciascuno svolga il proprio compito fino in fondo, tenendo separati l’evidenza scientifica dalle opinioni e dalle percezioni soggettive, i desideri dalla realtร , la scienza e la tecnica dalle credenze popolari e dai “sentito dire”. Anche la politica deve compiere il proprio dovere, senza alcuna prevaricazione e senza indicare soluzioni non sostenibili: sappia, piuttosto, assumersi le necessarie responsabilitร  dopo che i tecnici avranno compiuto le proprie scelte in piena autonomia.

Ad oggi Enรฌa ha presentato soltanto i primi elementi sui quali non รจ ancora possibile esprimersi in assenza dei necessari approfondimenti tecnici. Non vi รจ dunque alcuna incertezza, ma semplice cautela fino a quando le proposte non saranno definitive. I tecnici e i vertici di Enรฌa, a partire dal suo amministratore delegato, lavorino dunque per completare tali proposte e darci le risposte che chiediamo, come รจ stato fatto fin qui. Da noi l’azienda non deve avere alcuna indicazione prima di concludere il proprio lavoro, a meno che non voglia sostenere implicitamente la tesi di chi ritiene che Enรฌa non sia in grado di rispettare il compito che le รจ stato assegnato e che, forse, altri potrebbero meglio svolgere.

Non รจ questa, sia chiaro, la nostra opinione: la Provincia ha fiducia in una azienda che รจ sempre stata tra le migliori in Italia e proprio per questo, insieme ai Comuni, le abbiamo affidato un compito cosรฌ impegnativo. Per noi, a contare sono non tanto le dichiarazioni e le chiacchiere, ma solo ed esclusivamente i fatti, ovvero i documenti supportati dalle analisi piรน approfondite e complete. E’ per questo che il Tavolo tecnico ha chiesto ad Enรฌa di attuare l’impegno assegnatole nel Protocollo entro il mese di giugno, presentando le prime valutazioni in aprile.

(Alfredo Gennari, Assessore provinciale all’Ambiente)
















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