Nella prima settimana di gennaio i Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Modena, hanno sviluppato un’indagine a seguito di quanto denunciato da un 41enne di Soliera in ordine ad una patita rapina con sequestro di persona ed estorsione.
In particolare, la vittima aveva riferito che nella notte del 5 gennaio, dopo aver trascorso la serata presso il bowling di Modena – mentre stava rientrando presso la sua abitazione a bordo della propria autovettura – era stato bloccato alla periferia di Modena da tre giovani che viaggiavano a bordo di una Fiat Punto.
I tre erano passati subito alle vie di fatto, rapinandolo di due telefoni cellulari e di denaro contante. I soggetti, armati di coltello e forti anche di notizie circa un procedimento penale che lo aveva visto coinvolto nel recente passato, si erano fatti accompagnare presso la sua abitazione ove lo avevano costretto a consegnare loro 1.000,00 euro in contanti.
Avevano poi intimato alla vittima di consegnare ogni mese un “pizzo” di alcune centinaia di euro per la sua tranquillità . Addirittura, per evitare di essere denunciati, i malviventi gli avevano sottratto il certificato di proprietà della sua autovettura.
Effettivamente nei giorni successivi il gruppo ha avanzato telefonicamente specifiche richieste estorsive di denaro, dandogli appuntamento per la consegna di una prima tranche di 1.000,00 euro per la serata del 9 gennaio successivo, concordando l’incontro sempre nei pressi del bowling di Modena.
All’incontro concordato tra la vittima e due dei tre giovani, però, si sono presentati anche i Carabinieri del Nucleo investigativo che, dopo aver accertato e documentato la cessione del denaro, sono intervenuti bloccando ed arrestando in flagranza di reato C.S., operaio 24enne originario di Catania ma residente nella provincia di Modena e P.A., 21enne modenese, nullafacente, che avevano appena ricevuto dalla vittima 300,00 € in contanti.
Seppur incensurati, i due giovani palesavano una particolare propensione al delitto, tanto che, vistisi scoperti, hanno tentato la fuga, opponendosi ai carabinieri che li stavano bloccando.
Gli esiti investigativi e le misure precautelari adottate sono state vagliate dalla magistratura modenese, che ha confermato le ipotesi accusatorie.
E’ stata quindi emessa una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di M.N., 20enne di Modena, operaio, individuato come terzo complice.
Nel corso delle perquisizioni personali e domiciliari, i militari hanno rinvenuto 30 gr. di hashish a casa e sulla persona di C.S..
Per tutti e tre l’accusa è sequestro di persona a scopo di rapina ed estorsione.
