Di seguito il testo integrale della lettera aperta del Segretario Generale Filcams-Cgil Modena,
Marzio Govoni, all’Assessore provinciale Cavicchioli.
Egregio Sig. Assessore,
con singolare sintonia rispetto a quanto affermato più volte da Ascom Confcommercio Lei fa sapere di essere tifoso della formula del lavoro a chiamata nei settori dell’intrattenimento e della ristorazione.
Non sono nuove le tesi che Lei porta a sostegno del mantenimento del lavoro a chiamata nel nostro ordinamento: il bisogno di flessibilità in settori caratterizzati da flussi incostanti di clientela, l’assenza delle necessarie flessibilità contrattuali e soprattutto il rischio che in
assenza di risposte a quei bisogni gli imprenditori siano costretti al lavoro nero ed irregolare.
Per giunta Lei chiede a tutti di affrontare il tema “…senza inutili preconcetti ideologici e soprattutto senza ipocrisie”.
Certo è un modo curioso per iniziare un dialogo.
Viene da chiedersi a chi Lei si riferisca. Chi sono, Sig. Assessore, gli ipocriti ideologizzati?
Non certo Confcommercio, con la quale ha piena identità di vedute.
Certo Lei non se la prende coi Contratti di Lavoro sottoscritti tra le Organizzazioni Sindacali e Confcommercio. Quello del Turismo Pubblici Esercizi, che forse non conosce perfettamente, prevede difatti risposte
concrete a tutte le problematiche organizzative di bar e ristoranti.
Part time brevissimi, tempi determinati, assunzioni per un giorno soltanto, ecc. ecc.
Certo nulla che possa competere con le vere ragioni del trionfo del lavoro nero ed irregolare nel settore dei pubblici esercizi. Mi riferisco alla
sostanziale assenza di reali controlli, almeno fino al 2005, e alla conseguente forte convenienza nel pagare i lavoratori in nero 6-7 euro orari, in luogo dei 13-14 euro di costo finale effettivo di un lavoratore in regola.
Ma chissà, forse per Lei ad essere ipocrita ed ideologizzato è il Governo Prodi, che lo scorso 23 luglio ha sottoscritto coi Sindacati un Protocollo
nel quale era previsto il superamento totale del lavoro a chiamata.
Egregio Sig. Assessore, chiunque sia stato obiettivo delle sue allusioni e qualunque siano le sue opinioni sul lavoro a chiamata, confidiamo sia possibile riprendere un lavoro comune sui temi della valorizzazione del lavoro e del contrasto alle mille forme di irregolarità.
Confidiamo quindi che i problemi dei lavoratori, non soltanto di quelli dei
pubblici esercizi, tornino al centro dell’iniziativa dell’Assessorato al Lavoro della Provincia di Modena.
Distinti saluti.
Il Segretario Generale FILCAMS-CGIL Modena
Marzio Govoni