Nel mese scorso si sono succeduti a Fiorano Modenese e a Formigine due incontri sul clima, entrambi ispirati al film-documentario “Una scomoda verità” del recente premio nobel Al Gore. Domani, venerdì 23 novembre alle ore 21.15, la Sala Loggia di Formigine ospiterà un’ulteriore conferenza che ha la pretesa di offrire, sul tema del riscaldamento globale del pianeta, una lettura più equilibrata, a partire da un approccio scientifico serio e scevro dai sensazionalismi a cui i mass-media tendono ad assuefarci.
Per districarsi tra inesattezze, bugie e mezze verità, così recita il sottotitolo dell’incontro, l’Associazione culturale “già e non ancora” ha invitato quali relatori due docenti universitari con incarichi presso diversi atenei nazionali ed internazionali: il dott. Vincenzo Levizzani, Dirigente di ricerca presso il CNR di Bologna, titolare della Commessa CNR sui Cambiamenti Globali ed autore di centinaia di articoli sul tema pubblicati in riviste scientifiche nazionali ed internazionali; e il dott. Teodoro Georgiadis, Primo Ricercatore all’Istituto di Biometereologia, Responsabile delle attività di ricerca polare dello stesso Istituto e del settore ricerche polari per l’Istituto IBIMET (CNR-POLARNET). Autore inoltre di numerosi articoli apparsi in riviste scientifiche internazionali e curatore della rivista “Polar Atmospheres”.
A proposito di “global warming” scrive Richard S. Lindzen, docente di meteorologia al Massachusets Institute of Technology: “Tra un secolo il clima sarà diverso rispetto ad oggi, ma semplicemente perché le mutazioni atmosferiche sono la norma. La verità è che non abbiamo una spiegazione vera e plausibile per capire gli sconvolgimenti meteorologici del presente e del passato. La scienza del clima è ancora ad uno stadio primitivo”. Su cosa si fonda dunque l’ecologismo catastrofista del Protocollo di Kyoto e di Al Gore?
(Per l’Associazione Culturale “Già e non ancora”
Stefano Bavutti)