Evoluzione tecnica, tecnologie mini-invasive e strategie di trattamento conservativo: questi i temi di una videoconferenza sulle nuove frontiere della chirurgia renale che si svolgerà lunedì 19 novembre alle ore 13 all’Ospedale Maggiore, Aula Rossa, Palazzina C.
L’incontro, organizzato dall’Unità Operativa di Urologia, rappresenta il primo collegamento di un ciclo di videoconferenze sullo stato attuale e le prospettive future dell’urologia, e vedrà la partecipazione di Inderbir Gill, uno dei massimi esperti di chirurgia mini-invasiva urologica a livello mondiale, in collegamento video dalla Cleveland Clinic (U.S.A.).
L’incontro affronterà il tema della chirurgia videolaparoscopica radicale e conservativa dei tumori renali e la chirurgia ricostruttiva per malformazioni congenite. Si parlerà anche di rischio chirurgico-anestesiologico per il paziente (risk management), tema oggi di grande attualità. In collegamento dalla Cleveland Clinic, Inderbir Gill discuterà di tecniche e aspetti controversi in materia di chirurgia renale con un board italiano di medici esperti in materia, tra cui Daniele Mannini, medico dell’Unità Operativa di Urologia, Dipartimento Chirurgico, Azienda Usl di Bologna, diretta da Diego Ettore Cuzzocrea.
La chirurgia renale ha conosciuto, negli ultimi anni, una rapida evoluzione, grazie agli ultimi sviluppi delle tecnologie biomediche e delle strategie terapeutiche. L’Unità Operativa di Urologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna è impegnata da anni nella ricerca e implementazione di tecniche di diagnosi e chirurgiche sempre meno invasive, ad esempio la tecnica videolaparoscopica quale punto di partenza per praticare la chirurgia mini-invasiva, e l’ureteroscopia rigida e flessibile che evita inutili esplorazioni chirurgiche a cielo aperto e permette di trattare efficacemente le patologie della via escretrice renale (calici, pelvi e uretere) quali la calcolosi e i tumori.
L’Unità Operativa di Urologia, diretta da Diego Ettore Cuzzocrea è composta da 6 Medici 13 infermieri 2 Operatori Socio Sanitari, effettua in media 1100 interventi l’anno di cui circa il 20% in day-hospital, per un totale di oltre 950 ricoveri all’anno.