martedì, 13 Maggio 2025
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Collezione di volatili imbalsamati a favore del Parco Regionale Alto Frignano

Il Rotary Club Frignano, come da stampa Provinciale e regionale, ha patrocinato una preziosa collezione di volatili imbalsamati, già di proprietà della famiglia Paolo Ferrari di Modena, a favore del Parco Regionale Alto Frignano.


La conviviale del sodalizio si è tenuta presso il Ristorante Val del Rio di Dogana alla presenza di una quarantina di soci e signore , di numerosi rappresentanti di vari Comuni del Frignano, del Presidente del GAL presso la Comunità Montana del Frignano, e della Responsabile del Parco Luciana Mattei.
La serata ha avuto due momenti salienti: il primo all’insegna della più solenne formalità istituzionale del Sodalizio per l’immissione ufficiale del nuovo socio Paolo Ferrari nel Club, il secondo con la illustrazione della pregiata collezione di 125 volatili imbalsamati nell’ambito del Parco e della funzione dello stesso come elemento di tutela dell’ecosistema generale e dell’ambiente più in particolare.
Il Parco si estende per circa 15 mila ettari nei Comuni montani di: Fanano, Sestola, Montecreto, Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo e Frassinoro ed ha come faro di riferimento geografico il Monte Cimone (2165 m. s.l.m.), e si situa, come area di saldatura, tra il Parco Regionale dell’Alto Appennino Reggiano ad Ovest e ad Est quello del Corno alle Scale.
Gli scenari alpestri delle terre comprese nell’ambito del Parco sono dominati da estesi affioramenti rocciosi a testimonianza, nel tempo geologico, di ghiacciai, ormai scomparsi, risalenti circa a 10 mila anni or sono.
L’ambiente botanico del sito protetto si inserisce ad un livello intermedio fra quello Alpino e quello dell’Appennino Centrale e costituisce un’area incontaminata: faggi, conifere, boschi misti, e, nella prateria dell’alta quota, distese di mirtilli si perdono a vista d’occhio.
Negli ultimi tempi, il Parco ha una nuova vita non solo per gli appassionati di natura (vds: funghi) e per amanti dell’ambiente salubre, ma anche per attività sportive di orientamento con carta e bussola, per turismo equestre, per escursionismo in montain bike lungo i sentieri boschivi.

Il Presidente del Club Silvano Bernardoni, prendendo la parola, ha sollecitato i Responsabili del Parco affinché i referti, oggetto di donazione, siano esposti con dovizia di particolari in termini di descrizione e di note scientifiche e siano altresì oggetto di mostre itineranti in altre sedi nazionali per dare maggiore diffusione culturale della fauna autoctona e per fare conoscere, con il logo del Rotary, il Sodalizio Internazionale, élitario per composizione, e portatore nel mondo (164 paesi del pianeta) di valori di solidarietà fra i più bisognosi, concreti progetti di aiuto umanitario (vds Polio Plus), e, fra l’altro, paladino: di difesa della pace fra le genti ed i popoli, di cultura, di arte e di etica del lavoro e di professione imprenditoriale per una società più coesa e più umana.
Alle ore 23,00, la conviviale si è chiusa con il corale impegno di ritrovarsi a primavera inoltrata per una visita, a piedi, al Parco, allorché l’allestimento della collezione avrà trovato giusta ed adeguata sistemazione, anche per le finalità didattiche cui si annette particolare importanza per la formazione degli studenti di tutta la provincia e non solo.

















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