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Disabilità, delegazione francese incontra Chierici

L’assessore all’Istruzione della Provincia Gianluca Chierici ha incontrato ieri nella sede dell’istituto alberghiero Motti una delegazione francese dell’Associazione paralizzati di Francia, a Reggio dal 13 al 20 di ottobre per un confronto sull’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili. All’incontro ha partecipato – fra gli altri – anche Carlo Vasconi del Coordinamento delle associazioni disabili e famiglie.

Come la Provincia gestisce le tematiche dell’integrazione scolastica? A spiegarlo alla delegazione francese, l’assessore Chierici: “Ciò che consideriamo fondamentale nella nostra azione è che in tutti i territori vi siano uguali opportunità. Per perseguire questo obiettivo non si può prescindere dalla collaborazione fra i diversi soggetti che a vario titolo si occupano di disabilità”.
L’assessore Chierici ha quindi definito la Provincia come “l’autorità sovraordinata che possa garantire omogeneità nei servizi offerto, ma anche una sorta di verifica rispetto al reale inserimento dei disabili”. A questo proposito “abbiamo istituito un tavolo interistituzionale – ha spiegato Chierici – in modo da evitare soprattutto sovrapposizioni di azioni o, peggio ancora, immobilismo. Nella stessa direzione vanno i Piani sociali di zona, strumento che per la sua elaborazione molto vicina ai territori, è in grado di cogliere le reali esigenze”.

L’assessore Chierici ha poi spiegato che “la Provincia sostiene diversi progetti, ad esempio quello denominato ‘Tutor’ che impegna coetanei e compagni di scuola dei ragazzi diversamente abili, incentrato su una relazione di tipo amicale che si sviluppa anche nel tempo libero e per cui la Provincia ha investito 150 mila euro”.

L’assessore all’Istruzione ha infatti detto che “la scuola, e il tempo che qui viene trascorso, non deve essere concepito come una tappa nella vita di questi ragazzi, ma come parte di un percorso complessivo. Per questo la nostra azione è attenta sia ai passaggi da una scuola all’altra, ma anche dalla scuola al mondo del lavoro, per cui vi è forte collaborazione con gli enti di formazione”.
L’assessore Chierici si è qui soffermato sulla necessità “che l’inserimento lavorativo mirato, non sia fine a se stesso. Il collocamento in un contesto di lavoro che sia frutto anche di una scelta da parte di questi soggetti realizza realmente l’integrazione delle persone nella comunità”.

Ritornando alla scuola, l’assessore Chierici ha espresso un auspicio: “Vorremmo evitare che via siano concentrazioni di alunni disabili in alcune scuole. In questo modo non si offre reale opportunità di inserimento, ma si ritorna al passato a quelli che erano gli istituti differenziati e che la normativa ha fortunatamente superato, compiendo un enorme passo di civiltà. Questa è una sfida difficile che abbiamo di fronte, anche a causa di resistenze culturali per cui si pensa che gli istituti professionali siano più adatti alle esigenze di questi ragazzi, ma non è così. anche le altre scuole possono essere in grado di offrire buone opportunità”.

A questo proposito alcune cifre sono indicative: 420 alunni diversamente abili frequentano gli istituti superiori in provincia. Di questi 75 sono al Motti, 56 al don Jodi, 18 alla Filippo Re, 18 all’Ipsia Galvani, 17 all’Ipsia Lombardini, tutti istituti professionali. Nelle scuole tecniche invece 12 sono allo Zanelli, 8 sono allo Scaruffi, 2 al Secchi, 4 al Bus Pascal, 5 all’Iti Nobili e nei due licei Ariosto e Spallanzani 8.
















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