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Sassuolo: Comitato quartiere Braida risponde al Sindaco

Da recenti dichiarazioni del Primo Cittadino di Sassuolo, sembrerebbe trasparire, sul nostro territorio, la presenza di una misteriosa entità occulta intenta a diffondere false notizie con il solo fine di creare panico nella cittadinanza; dal momento che non vorremmo mai che ci venissero attribuiti meriti che non abbiamo, sapendo tuttavia di dargli una grossa delusione, siamo purtroppo costretti ad informarLo che, se questa misteriosa entità esiste, non è comunque riconducibile al nostro Comitato.


Tuttavia, a seguito di una piccola indagine, abbiamo potuto appurare che, in merito all’episodio delle scuole “Levi”, è stato depositato presso il comando dei Carabinieri di Sassuolo un esposto di alcuni genitori i cui figli sarebbero stati minacciati, essendo questo un documento ufficiale invitiamo i “negazionisti” a leggerlo;
a seguito della stessa piccola indagine ci risulta inoltre che siano stati gli stessi residenti allarmati di via S. Francesco (che ancora oggi confermano l’episodio) ad avvisare direttamente la stampa locale:
ci duole quindi dover informare il Sig. Sindaco che Sassuolo non è in Birmania e, essendo ancora l’Italia uno Stato di diritto, la gente ha facoltà di parola.


In merito poi alla possibilità da Noi paventata di richiedere il porto d’armi vorremmo ricordare al Sig. Sindaco che (sempre perché Sassuolo non è in Birmania) la legge prevede che i cittadini incensurati possano richiedere il porto d’ armi e noi, se e quando riterremo opportuno farlo, intendiamo avvalerci di questo diritto nonostante i veti e le prese di posizione Sue o di chiunque altro.


Questo non significa certamente “chiamare alle armi” o decidere di “difendersi da soli” e infatti, consapevoli delle reazioni strumentali, abbiamo esplicitamente dichiarato fin dall’inizio che la nostra era semplicemente una provocazione e che “non era nostra intenzione sostituirci alle Forze dell’Ordine”; se poi il Primo Cittadino, o chi per Lui, preferisce travisare le cose e attribuirci concetti che non ci appartengono soltanto per non affrontare il problema e per innescare inutili polemiche, allora la situazione assume toni veramente preoccupanti (noi infatti, al contrario dei “bravi ragazzi” che per fare una “ bravata” sparano alla gente, siamo soliti rispettare la legge).


Se, invece di cercare di capire e di affrontare seriamente le problematiche che hanno spinto una parte importante del quartiere ad avanzare una richiesta così pesante, si preferisce sprecare tempo, carta ed inchiostro per rispondere ad affermazioni che nessuno di Noi ha mai fatto, significa probabilmente che non ci sono più margini di dialogo con questa Amministrazione.


Sarebbe tuttavia il caso che i nostri Amministratori prendessero atto dei “non risultati” ottenuti con le politiche sulla sicurezza portate avanti fino ad ora:
a Braida continuiamo ad avere l’invidiabile media di un arresto al giorno e persino il Presidente dimissionario della Comune del Parco di Braida (che come tutti ricordiamo è stata costretta ad interrompere la stagione estiva perché mancavano le necessarie condizioni di sicurezza) ha dovuto convenire con noi sul fatto che “ lo spaccio e la criminalità sono in aumento”, nonostante tutte le belle feste organizzate e pagate dal Comune, aggiungiamo noi.

Vorremmo inoltre sapere dal Sig.Sindaco se è finalmente riuscito ad individuare un referente di “quegli immigrati onesti“ che dovrebbero “dare un sensibile contributo nell’individuazione e nell’isolamento della parte marcia dell’immigrazione” perché forse si è già dimenticato che giusto la settimana scorsa il responsabile di uno dei Centri Islamici di Sassuolo (con sede a Braida naturalmente) a cui il Comune fa riferimento è stato denunciato per “Sfruttamento delle condizioni di illegalità” di un dipendente clandestino del suddetto Centro.
Ci vuole certamente un bel coraggio ad affermare, “abbiamo fatto tanto ed ha colpito nel segno” e ci vuole sicuramente un bel coraggio a tentare di rifilarci, per l’ennesime volta, la solita filastrocca del “va tutto bene sono solo inutili allarmismi”: il problema è che la gente non ci crede più e non ci crede più per un motivo semplicissimo, tutti giorni vede quello che succede, ne parla e ha paura!


COMITATO QUARTIERE DI BRAIDA
















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