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Casalgrande: lavoro nero, la Polizia Municipale denuncia due persone

A Salvaterra, il titolare impiegava nella sua ditta commerciale un clandestino e 5 dipendenti non in regola ed è così che il comandante della Polizia Municipale di Casalgrande Ermanno Mazzoni e il comandante del Corpo unico Claudio Malavasi, al termine delle indagini successive al sopralluogo effettuato nei giorni scorsi, hanno deferito alla Procura della Repubblica due persone.

Nei guai sono così finiti un ventiseienne di Reggio Emilia ed una cittadina albanese di 33 anni. Il primo è il titolare della ditta (al momento del controllo era assente dai locali), che aveva alle sue dipendenze 16 lavoratori tra i quali 6, per loro stessa ammissione, senza un regolare contratto di lavoro. La seconda è la cittadina extracomunitaria che non si è presentata alla questura di Reggio Emilia per regolarizzare la propria posizione. La verifica della Polizia Municipale ha anche messo in luce irregolarità di carattere sanitario dell’azienda nonché di rilevanza edilizia, per le quali sono scattate le sanzioni amministrative conseguenti ai 5 cinque verbali di accertamento rilevati dal Comando per oltre 2.500 Euro, ai quali seguiranno le sanzioni accessorie previste dagli uffici competenti.

“Non è la prima volta che la Polizia Municipale di Casalgrande incastra datori di lavoro che hanno alle dipendenze cittadini extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno, riferisce il comandante Mazzoni. Già nel 2006, infatti, sono stati 3 gli imprenditori denunciati alla Procura della Repubblica per occupazione di manodopera clandestina. Il grave fenomeno è dunque in espansione considerato che i settori nei quali abbiamo avuto questi riscontri sono differenti tra loro, segno che non è soltanto un’anomalia del settore edilizio, ma occupa anche altri campi aziendali quali il commerciale e la distribuzione in genere. Per queste ultime verifiche sono state inviate tutte le segnalazioni agli uffici competenti in materia di occupazione le quali avranno modo di verificare la reale consistenza dei contributi non versati”.
















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