Tutto quello che avevamo predetto è purtroppo avvenuto. Un specie di gara “riservata” indetta in agosto, un nuovo soggetto che partecipa e – infine – il Teatro Carani è passato di mano in meno di una settimana. Un vero e proprio blitz politico dell’Amministrazione, che ha deciso di azzerare il vertice della più importante struttura culturale cittadina.
Erano pochi i punti di riferimento per i sassolesi, ed uno di questi era – ed è – il Commendator Costi, che per anni ha organizzato e gestito stagioni teatrali ben al di sopra delle aspettative e sempre all’insegna della qualità.
Oggi un cavillo burocratico (secondo il Comune) lo ha estromesso dalla gestione del “suo” Teatro e fanno amaramente sorridere, al proposito, i commenti sia del Sindaco che dell’Assessore Cardillo i quali, prima di dargli il benservito, si sperticano in elogi e ringraziamenti.
Un cavillo che, a sommesso parere del sottoscritto, faticherà a reggere davanti a qualunque Tribunale, specie se si considera che il programma di Arteatro ci sarebbe costato 30mila euro di meno rispetto a quello dei vincitori.
Questi sono i risultati che Sassuolo ha ottenuto nel mettere alla guida della città gente che non è di Sassuolo, in primis il Sindaco; queste le conseguenze di chi ha fatto dell’Amministrazione del Comune un semplice posto di lavoro ( peraltro ben retribuito), lontano anni luce da quanto i sassolesi pensano e vogliono.
La politica, quindi, si è presa anche il Teatro e il Comune sostiene di volerlo anche comprare: con quali soldi non è dato sapere.
Siamo ansiosi a questo punto di vedere gli atti – che analizzeremo accuratamente – e di valutare cosa verrà proposto ai sassoelsi nella prossima stagione teatrale : per adesso, nel consigliare al Commendator Costi di impugnare avanti al TAR il “bando balneare”, ci limitiamo a dire che la prima operetta è andata in scena proprio oggi ed ha avuto il Sindaco come interprete principale.
Luca Caselli (Capogruppo AN Sassuolo e Consigliere Provinciale)
