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Rubiera: rogo distrugge deposito ceramiche Impronta Italgraniti

Ha provocato danni per centinaia di migliaia di euro il rogo che ieiri ha distrutto il deposito di piastrelle della Impronta Italgraniti di proprietà della famiglia Giacobazzi, il titolare Dante è anche nel Consiglio Direttivo di Confindustria Ceramica. Fortunatamente gli operai sono riusciti a mettersi in salvo e sono tutti illesi. Il fumo denso e nero, a causa dalle forti raffiche di vento, ha invaso anche le strade del paese.


Il rogo è scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri devastando un capannone dell’azienda di via Ospitaletto 23, dove erano depositati pallet di piastrelle e materiali inerti. Nella sede di Rubiera Impronta Italgraniti industrie ceramiche, la cui sede legale è in viale Virgilio 48 a Modena, aveva un importante stabilimento in cui lavorano circa 400 dipendenti. L’azienda, nata dalla fusione delle ceramiche Italgraniti e Impronta, è di proprietà della famiglia Giacobazzi di Modena.

Le fiamme sono divampate alle 18.30all’interno di un deposito dell’azienda ceramica mentre una quindicina di carrellisti a bordo dei muletti stavano spostando i pallet di piastrelle, proprio uno di loro ci è accorto che sotto una pila di mattonelle c’erano delle fiamme. L’operaio ha avvisato i colleghi ma quando hanno provato ad avvicinarsi per spegnere l’incendio, il fuoco aveva già intaccato il legno e la plastica con cui vengono imballate le piastrelle.
Le fiamme hanno subito intaccato le piastrelle stoccate all’esterno e gli oeprai hanno avuto appena il tempo di mettersi in salvo e di farsi assistere dai volontari di un’ambulanza della Croce rossa e dalle forze dell’ordine, polizia Municipale e Carabinieri.

Dopo una ventina di minuti, dalla caserma di Reggio sono arrivati i primi mezzi dei pompieri, sono poi giutni sul posot anche quelli di Parma, Piacenza e Bologna,una decina di squadre in tutto rafforzate da una chilolitrica, una speciale autobotte contenente 25mila litri d’acqua, arrivata da Bologna.

Nessun problema per la linea ferrovia Reggio-Modena, molto vicina allo stabilimento, non ci sono stati ritardi alla circolazione dei treni e non è stato necessario interrompere la corrente elettrica lungo la linea.

















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