Giuseppe Di Pasquale, direttore di Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna dal 1
luglio è il nuovo Presidente nazionale della Federazione Italiana di Cardiologia (FIC) per il
triennio 2007 – 2010.
La FIC è stata fondata nel 1997 con lo scopo di costituire una referenza unitaria della
Cardiologia italiana nei confronti delle Istituzioni Sanitarie nazionali e della Società Europea
di Cardiologia. In aggiunta alle due principali Società Scientifiche dei cardiologi ospedalieri
(ANMCO) e di quelli universitari (SIC), la FIC riunisce attualmente altre 13 Società Mediche
Scientifiche cardiologiche di Settore, del Territorio e degli ospedali privati accreditati,
rappresentando un totale di oltre 13.000 cardiologi.
“Sarà per me un grande onore” ha commentato Di Pasquale “ma soprattutto una grande
responsabilità servire per tre anni una prestigiosa Società Scientifica, con l’obiettivo di
perseguire una forte unitarietà di azione della Cardiologia a livello nazionale e regionale”.
Giuseppe di Pasquale, 55 anni di Pescara, è un clinico e ricercatore di rilevanza nazionale ed
internazionale: direttore dell’unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale Maggiore di
Bologna e coordinatore dell’Area Cardiopolmonare del Dipartimento di Medicina
dell’Azienda USL di Bologna, è membro del Comitato Scientifico e referee di numerose
Riviste nazionali ed internazionali. Componente della Commissione Cardiologica e
Cardiochirurgica dell’Agenzia Sanitaria Regionale dell’Emilia Romagna. Nel triennio 2004 –
2006 ha ricoperto la carica di Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Medici
Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) ed è attualmente componente della Commissione
Cardiovascolare del CCM del Ministero della Salute.
È autore di oltre 300 lavori scientifici pubblicati su riviste nazionali o internazionali.
Nell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Maggiore lavorano, oltre al direttore, 19
medici, 43 infermieri e una caposala. Nel 2006 la Cardiologia dell’Ospedale Maggiore ha
effettuato 1960 ricoveri, 1800 coronarografie e angioplastiche, 195 ablazioni, 277 impianti di
pacemaker e 45 di defibrillatori e 49.500 prestazioni ambulatoriali.
