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Scandiano: Mundus. Linguaggi dell’Identità e della Differenza

Primo appuntamento per l’ attesissima rassegna estiva ‘Mundus. Linguaggi dell’Identità e della Differenza‘, quest’anno alla sua 12a edizione, che dal 27 giugno al 14 agosto presenta ben trentaquattro appuntamenti che si svolgeranno in otto comuni della provincia di Reggio Emilia (Bagnolo in Piano, Boretto, Carpi, Casalgrande, Castelnovo di Sotto, Correggio, San Martino in Rio, Scandiano), in piazza Fontanesi a Reggio Emilia e a Carpi (Modena).

Vari i luoghi di provenienza degli artisti: Italia, Francia, Belgio, Venezuela, USA, Brasile, Israele, Argentina, Spagna, Rajasthan (India), Trinidad e Tobago. Il festival è organizzato da Ater, Associazione Teatrale Emilia Romagna con la collaborazione della Provincia di Reggio Emilia, della Regione Emilia Romagna e di tutti i Comuni che ospiteranno i concerti. Non solo musica, ma anche tradizioni e linguaggi diversi, il tutto per proporre una rassegna che ancora una volta si presenta come una delle più interessanti e variegate sul suolo nazionale. Ogni spettacolo, infatti, diviene un momento di confronto e scambio tra le musiche e le culture dei vari paesi che si alternano sui palcoscenici di Reggio Emilia e della sua provincia.

Questa sera apre la stagione Mimmo Epifani accompagnato dalla Piccola Orchestra del Sierro che si esibiranno al Parco del Castello di Aceto con inizio alle ore 21,30 ed ingresso libero. Originalissimo repertorio legato al mandolino e alla mandola tra pizziche, serenate e balli sfrenati portati avanti da un virtuoso degli strumenti a plettro con la sua orchestrina da barbiere. Il luogo di provenienza di queste musiche straordinariamente coinvolgenti è l’Alto Salento ed in particolare S. Vito dei Normanni dove la tradizione delle orchestrine a plettro è sempre stata fondamentale nelle feste e nelle ritualità tradizionali.

E la mandola di Mimmo Epifani ricrea e rigenera quelle atmosfere e quelle tradizioni e le porta ad una nuova musica dalle radici antiche.
Mimmo Epifani è considerato dalla critica uno tra i migliori musicisti e conoscitori di musica etnica di livello internazionale per le innovazioni tecniche di improvvisazione applicate al suo strumento, il mandolino, nonché per la tecnica della mandola alla “barbiere”, tecnica così chiamata perché veniva insegnata in un salone da barbiere a San Vito dei Normanni (Costantino Vita, barbiere e musicista, e “Maestro” Peppu D’Augusta, una sorta di direttore di orchestrine che suonavano la pizzica (danza terapeutica del Salento detta anche Ballo di San Vito).

La formazione delle orchestrine di pizzica era composta da quattro o cinque musicisti che usavano strumenti come violino, chitarra battente, mandola o mandolino, chitarra francese e tamburi a cornice.

Proprio nella barberia di Maestro Costantino, Mimmo Epifani, giovanissimo, apprende l’arte del far musica scoprendo la passione per le tradizioni popolari tramandate oralmente. Con l’aiuto di Eugenio Bennato, che lo scoprirà come cantante rapper e solista di mandola a barbiere, collabora nel gruppo Musicanova, raggiungendo il massimo delle sue potenzialità artistiche effettuando concerti in tutto il mondo.
Nel 2003 fonda Epifani Barbers e incide il suo album dal titolo “Marannui”, che sta riscuotendo ottimi consensi in Italia e all’estero.
















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