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Sassolese arrestato a Sassari per traffico di armi

Era coinvolto in un traffico d’armi da guerra tra l’Est Europa e l’Italia il 39enne Bastiano Cosseddu, originario di Anela ma residente a Sassuolo
dove lavorava come autista, arrestato sabato scorso a Sassari dai Carabinieri insieme al 61enne Antonio Michele Arcadu: entrambi sono
accusati di detenzione di armi da guerra.

L’operazione è partita una decina di giorni dopo il ritrovamento a Bottida, in provincia di Sassari, di due auto di grossa cilindrata rubate un mese prima a Olbia, secondo i Carabinieri le due auto potessero servire in preparazione di un ”colpo” simile a quello compiuto nel settembre 2006 quando con una vettura usata come ariete fu sfondata la vetrate di una banca. Sabato sera quindi i carabinieri del comando provinciale di Sassari, coordinati dal col. Paolo Carra, hanno
intensificato i controlli e sulla strada provinciale che porta da Macomer ad Alà dei Sardi hanno fermato un camion addetto al soccorso stradale.
Ad attirare l’attenzione dei militari è stato il fatto che il mezzo avesse i fari accesi nonostante non trasportasse alcune auto, secondo quanto
emerso successivamente è lecito pensare che si trattasse di un segnale.
Durante i controlli sul pianale del mezzo è stata trovata una cassa di legno di un metro per un metro, alla domanda su cosa contenesse i due
passeggeri hanno risposto che all’interno c’erano delle piastrelle ma una volta aperta è stato trovato un vero e proprio arsenale: una pistola
calibro 7,65 modello V2, due fucili kalashnikov di fabbricazione russa, una mitraglietta Skorpion calibro 7,65 di fabbricazione ceca, una
pistola mitragliatrice M3 A1 calibro 9 di fabbricazione statunitense risalente alla Seconda Guerra Mondiale, un fucile Garant calibro 7,62 in
uso fino a poco tempo fa all’Esercito italiano, 15 caricatori, diversi munizioni e fondine.

A guidare il camion era il 61enne Antonio Michele Arcadu, di Anela, dipendente di un’autocarrozzeria che fa anche soccorso stradale, e Bastiano Cosseddu, 39enne anche lui di Anela, ma residente a Sassuolo dove lavora come autista.
E’ quindi scattata la perquisizione domiciliare
nell’appartamento in cui Cosseddu viveva a Sassuolo che ha portato al ritrovamento di una pistola scacciacani, munizioni e lubrificante per
armi.
Gli investigatori dell’Arma sono convinti di aver smantellato un traffico di armi da guerra tra l’Est Europa e l’Italia, passando dai porti sardi e
probabilmente anche corsi. Al momento i due arrestati sono stati rinchiusi in carcere in Sardegna con l’accusa di detenzione di armi da guerra.
















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