A pochi giorni di distanza dalle celebrazioni per il 25 aprile, che hanno messo in luce – ancora una volta – la difficoltà in Italia di giungere a formulare una cosiddetta memoria condivisa sulla Resistenza e il dopoguerra nel nostro Paese, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena, rilancia l’impegno ad una rilettura più distaccata di quel periodo con un seminario che coraggiosamente affronta il tema: “Stragi fasciste, violenze partigiane. Incontro tra storici e protagonisti”.
Organizzato dal Dipartimento di Scienze del Linguaggio e della Cultura per domani, giovedì 3 maggio, presso l’Aula Oratorio del Palazzo dei Musei, (Piazza S. Agostino) a Modena, l’incontro offrirà una delle chiavi di lettura proposte dagli storici in questi ultimi anni per spiegare i fatti di sangue che a partire dal 25 aprile 1945 videro coinvolti, da un lato, i giovani della Repubblica di Salò e, dall’altro, gruppi partigiani attivi specialmente nel triangolo Bologna-Ferrara-Reggio Emilia.
Dopo i saluti delle Autorità e la presentazione dell’iniziativa da parte della prof. Giovanna Procacci dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, si apriranno i lavori presieduti da Giuliano Albarani dell’ Istituto Storico di Modena.
Lutz Klinkhammer, dell’Istituto Storico Germanico di Roma, sarà il primo ad intervenire con un contributo sulla Repubblica di Salò, dal titolo “La violenza nella RSI”, mentre il prof. Mirco Dondi dell’Università di Bologna parlerà di “Violenza e lotta partigiana”. Toccherà, poi, alla dott. ssa Elena Carano dell’Università di Modena e Reggio Emilia illustrare le “Le fonti archivistiche” e a seguire Toni Rovatti dell’Istituto Storico di Modena parlere de “I processi ai fascisti: scelte giuridiche e contraddizioni”.
Le considerazioni conclusive saranno affidate al giornalista Nazario Sauro Onofri, autore tra l’altro di numerosi saggi su questo periodo, che offrirà il suo punto di vista narrando “Le vicende viste da un protagonista”.
