Alla vigilia dell’assemblea dei soci del Gruppo Hera per approvare il Bilancio 2006, la Cgil Regionale e le sue Categorie Fp e Filcem, hanno inviato una lettera ai 196 Sindaci dei Comuni che detengono complessivamente il 57% delle proprietà del capitale sociale del Gruppo Hera, denunciando il negativo stato delle relazioni sindacali da tempo perseguito dalla Direzione Hera.
La Lettera evidenzia “che Hera tende a privilegiare obiettivi commerciali e finanziari rispetto alla missione di tutela ambientale e di manutenzione del territorio. Peraltro nel Piano Industriale 2007/2009 si prevede un efficentamento organizzativo con l’intendimento di conseguire un vantaggio economico rilevante predisponendo la condizione per un consistente ricorso ad appalti ed esternalizzazioni del ciclo delle attività. In sostanza si propone di attuare un deliberato ridimensionando delle proprie capacità operative che invece sono indispensabile per garantire una erogazione dei servizi pubblici locali con parametri di qualità, tariffe contenute e sicurezza per utenti e lavoratori,avendo anche una flessibilità organizzativa e tecnica capace di rispondere ai nuovi bisogni di tutela ambientale del territorio(es.Risparmio idrico, energetico,fonti rinnovabili, gestione unitaria del ciclo integrato dei rifiuti ), anche in riferimento ai piani regionali (Piano Energetico Regionale e Piano di Tutela delle Acque),compreso la qualificazione della capacità d’intervento nel campo elettrico”.
Inoltre si denuncia che “nella giornata di mercoledì 18 Aprile 2007 la Direzione di Gruppo Hera ha sottoscritto una intesa sindacale, con una parte di rappresentanti sindacali, determinando un “accordo separato” sulle chiusure di alcuni laboratori d’analisi presenti nel territorio regionale,confermando l’esistenza di una crescente difficoltà di buone relazioni sindacali tra le parti. Il progetto sulla riorganizzazione dei laboratori, che coinvolge oltre 90 lavoratori, presentato mesi fa dai Dirigenti aziendali mostrava secondo noi, criticità e limiti che non lo rendevano condivisibile, pur avendo il positivo obiettivo di potenziare le capacità di controllo dei nuovi inquinanti(es.diossine ed rifiuti speciali) attraverso una collaborazione con l’Università. Nei fatti ridimensionava la capacità di controllo della qualità innanzitutto del sistema acquedottistico e la potabilizzazione dell’acqua determinando in prospettiva l’ampliamento del ricorso sistematico agli appalti in presenza di organici inadeguati con possibili ricadute negative sulla sicurezza dell’ approvvigionamento idrico”.
Peraltro si precisa nella lettera ai Sindaci che “Il Coordinamento Sindacale di Gruppo in stretto rapporto con i lavoratori dei laboratori aveva definito i punti necessari per modificare il progetto aziendale e per aprire la fase sperimentale, come di seguito elencati mantenendo, come previsto, gli importanti e condivisi investimenti di sviluppo dei laboratori di Forlì:
1- Un dimensionamento adeguato dei due laboratori a Ferrara e Ravenna in grado di sostenere le analisi di tutto il ciclo idrico in loco, in quanto in quei territori l’acqua viene prelevata in gran parte dai fiumi;
2- Il numero necessario di analisti nel laboratorio di Bologna (Sasso Marconi) in grado di effettuare i maggiori carichi di analisi sull’acqua da eseguire;
3- La garanzia che i lavoratori dei laboratori che vengono ridimensionati siano ricollocati o trasferiti con il loro pieno consenso;
4- Un confronto adeguato per definire percorsi professionali ed organizzazione del lavoro”
Pertanto il Coordinamento Sindacale Cgil Gruppo Hera riunito il 23 aprile 2007 ha comunemente valutato urgente che al più presto si svolgano le assemble di valutazione.
Inoltre si è convenuto di proporre a tutte le strutture sindacali che operano nel Gruppo Hera di concordare comuni iniziative per:
1) un nuovo positivo accordo sui laboratori
2) integrare il protocollo esistente sugli appalti affinché si mantenga il controllo del ciclo produttivo e di presidi in maniera attiva la sicurezza nei lavori
3) richiedere a 4 anni dalla costituzione del Gruppo Hera di compiere una verifica organizzativa che potenzi la funzione di presidio del territorio delle Societa’ Operative Territoriali (SOT) con l’individuazione delle competenze che consentono di assumere un ruolo di proposta nella definizione del Piano annuale delle attivita’
4) il rafforzamento del confronto preventivo sindacale per la definizione del Piano Industriale di Gruppo Hera, per conseguire l’intendimento comune, se condiviso, di caratterizzare il Gruppo Hera come gruppo industriale Multiutility che si distingue per la funzione di attuazione di iniziative per la sostenibilita’ ambientale, in particolare per la gestione integrata dei cicli (es. acqua, rifiuti, energia)
5) la costituzione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie ( RSU) in tutti i territori, il loro ruolo prioritario e di titolarità nelle relazioni industriali e nel Coordinamento Sindacale Del Gruppo.
(Segreterie Regionali CGIL – Funzione Pubblica – Filcem)