Il settimanale “L’Espresso”, nel suo ultimo numero, dedica molta attenzione agli sprechi che si verificano nella sanità e, in particolare, ai costi dei Policlinici universitari, dove risulterebbe si annidino esempi di vera “cattiva gestione”.
A suffragio della sua indagine il periodico pone a confronto alcuni parametri relativi a 11 significative aziende sanitarie italiane, nella quali è compreso anche il Policlinico di Modena, che da questa rilevazione esce con risultati piuttosto confortanti.
Un dato su tutti riguarda la spesa farmaceutica per paziente pari a 427 euro, seconda solo al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena (323 euro), poiché l’Azienda ospedaliera di Padova ha fornito un dato emendato della spesa – davvero onerosa – per i pazienti oncologici.
Altrettanto significativo ai fini di una valutazione di efficienza della struttura è rappresentato dalle ore di impiego/giorno degli ecografi, da dove risulta che con le sue 9 ore/giorno di utilizzo per i 29 ecografi disponibili l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è quella che ha il maggior indice di sfruttamento delle apparecchiature.
Decisamente buono anche il rapporto primari/posti letto, dove Modena con un rapporto pari a 21 è preceduta solo dal Policlinico San Matteo di Pavia (28,8) e dal Policlinico Sant’Orsola- Malpighi di Bologna (26,8).
Infine, per quanto riguarda il numero di esami di laboratorio eseguiti, dalla tabella del settimanale -pur non riportando con fedeltà la situazione – viene fuori che l’attività del Policlinico di Modena si colloca nella media delle omologhe aziende universitarie.
“Quanto rilevato da L’Espresso – ha commentato il direttore generale del Policlinico dott. Stefano Cencetti – conferma che lo stato di salute dalla più importante azienda sanitaria modenese è sostanzialmente soddisfacente e che la spesa è sotto controllo, pur garantendo eccellenti livelli di prestazione e assistenza. Certamente ci potranno essere ancora margini di miglioramento e situazioni da recuperare per restituire ulteriore efficienza ai servizi offerti, ma la ricerca del contenimento a tutti i costi della spesa non deve in alcun modo sacrificare la qualità delle prestazioni. Queste sono le nostre ispirazioni e questo è l’impegno che avvertiamo nella nostra missione a favore dei cittadini”.


