Ha denunciato una rapina ma ha finito per essere denunciata per calunnia e tentata truffa. La titolare di una tabaccheria cittadina, nel novembre dello scorso anno, denunciò alla polizia che un individuo era entrato nel locale rapinando una borsa con l’incasso della giornata, quattromila euro, e valori bollati per ottomila euro.
Le indagini hanno poi portato all’individuazione di un nomade, con precedenti per reati contro il patrimonio. L’uomo ha confessato di aver commesso non una rapina ma un furto sull’auto della tabaccaia. Avendo notato che la titolare del negozio aveva appoggiato la borsa su di un sedile della macchina, ha infranto il vetro e l’ha presa, precisando però che il ‘bottino’ era più modesto: duemila euro in contanti e quattromila in valori bollati.
Oltre al nomade, nei guai è così finita anche la tabaccaia, denunciata per calunnia nei confronti di chi l’ha derubata e per tentata truffa ai danni della sua assicurazione che non copre il furto sull’auto, ma soltanto all’interno dell’esercizio commerciale.