Condividiamo le preoccupazioni ed il dolore di quei famigliari di defunti, ospitati presso le Camere ardenti del Policlinico, che in questi giorni hanno dovuto sopportare il disagio conseguente a sistemazioni alquanto precarie, determinate dal sovraffollamento di salme presenti in attesa di funerale.
Ora è lecito domandarsi perchè si sia verificata una situazione tanto spiacevole e causa di fastidio per i famigliari, quando invece, tutti si vorrebbe trascorrere al momento dell’ultimo saluto al caro congiunto qualche momento di tranquillo e silenzioso raccoglimento.
La situazione segnalata domenica 4 febbraio – va subito chiarito – è eccezionale e sarebbe perciò errato trarre da essa motivi per alimentare sospetti circa insufficienze gestionali. La realtà è ben altra.
Nel 2006 al Policlinico ci sono stati 1.047 decessi, corrispondenti ad una media di nemmeno 3 al giorno: meno della metà rispetto alla capacità delle 7 sale specificamente approntate per accogliere le relative salme e che sono quindi in numero decisamente sufficiente per assicurare il normale turn-over di due giornate “normali”.
Ed anche nei mesi di gennaio e febbraio, che sono i più critici per i decessi, in relazione alle concomitanti malattie stagionali, il numero delle camere ardenti risulta congruo, avendo fatto registrare il primo mese dell’anno 161 decessi e nei primi giorni di febbraio 30 decessi.
Per venire poi incontro a situazioni di criticità/sovraffollamento c’è la possibilità di ricorrere in momenti di emergenza all’impiego come camera ardente della sala d’attesa, come accaduto per la salma di Gina Borellini e, come riferito negli articoli di stampa, di altri spazi presenti nel complesso, ovvero delle 8 stanze utilizzate per la vestizione dei defunti, certamente non pensate e solo raramente utilizzate come camere ardenti.
Quello che è stato definito “sovraffollamento” si può determinare e non a caso, a volte, in giorni domenicali o festivi, quando i funerali e le relative funzioni religiose ad essi connesse sono sospesi e la necessità di ospitare eventuali allestimenti presso il Policlinico si dilata.