Dall’assemblea svolta ieri con i lavoratori della Cartiera di Modena, la Rsu e i Sindacati di categoria Slc Cgil e Fistel Cisl hanno ricevuto il
mandato a nuove azioni di lotta se il confronto con l’azienda non sbloccasse l’attuale decisione di chiusura dello stabilimento.
In particolare è stato deciso un pacchetto di 24 ore di sciopero con presidi da articolare in modi e tempi da stabilire.
Nel prossimo incontro con la proprietà previsto per il 22 gennaio, i Sindacati si attendono risposta alla richiesta di dichiarazione pubblica di
vendita, atto che servirebbe ad attirare possibili acquirenti interessati come è stato fatto in altri casi simili, come ad esempio alla cartiera Burgo di Marzabotto qualche mese fa, per tentare di risolvere la crisi aziendale.
Di fronte alle motivazioni dell’azienda di chiudere lo stabilimento per problemi legati alla crisi del settore, alle necessità di riparazioni dello
stabile, all’impatto ambientale dovuto alla collocazione in pieno centro storico a San Cesario, Sindacati e RSU hanno infatti chiesto decisioni chiare da parte dell’azienda per delocalizzare lo stabilimento in altra parte del territorio comunale (richiesta peraltro già avanzata formalmente dall’Amministrazione comunale qualche anno fa).
Se dal confronto del 22 gennaio non venisse una dichiarazione di messa in vendita della cartiera, verranno articolate 24 ore di sciopero che, per una
lavorazione a ciclo continuo su tre turni, si tradurrebbero in 3 giorni di sciopero.
Relativamente ad alcune notizie comparse recentemente sugli organi d’informazione, i Sindacati precisano che al momento non c’è stato alcun confronto con la direzione aziendale in merito all’adozione di ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione per i lavoratori.
(Slc Cgil – Fistel Cisl Modena / RSU Cartiera di Modena)