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100° Cgil Carpi: un convegno e un libro

Si susseguono le iniziative per il 100° della CGIL di Carpi. Mentre questo pomeriggio si svolge presso la sala congressi di via Peruzzi (inizio ore 14.30) il convegno “Carpi città aperta: pace, lavoro,
diritti” (comunicato stampa allegato), domani sera 6 ottobre alle ore 21 presso l’auditorium dell’ex convento San Rocco si tiene la prima delle due
serate letterarie sui temi del lavoro con la presentazione del libro “Ferita di Guerra” della giovane scrittrice carpigiana Giulia Fazzi
intervistata dalla giornalista Elisa Vignali.


Un convegno “Carpi città aperta: pace, lavoro, diritti” per riflettere su passato, presente e futuro dell’azione sindacale e sulle prospettive del territorio.
La Cgil di zona ha invitato studiosi, ricercatori, amministratori locali e sindacalisti ad un’analisi a tutto campo: la rievocazione storica delle lotte dei lavoratori e del movimento sindacale, il ruolo delle istituzioni nella programmazione del territorio, l’analisi dello sviluppo economico e sociale, le prospettive del distretto tessile-abbigliamento, l’analisi demografica e il fenomeno dell’immigrazione, i nuovi bisogni e i nuovi diritti.
Presiede i lavori il segretario della Cgil provinciale Donato Pivanti. In apertura è previsto il saluto del sindaco di Carpi Enrico Campedelli e a seguire la relazione introduttiva della segretaria della CGIL di Carpi Giulia Moretti.
Seguono gli interventi di Lorenzo Bertucelli presidente dell’Istituto Storico di Modena su “Sindacato e industrializzazione a Carpi nel secondo dopoguerra”, Emilio Sabattini presidente della Provincia di Modena su “Ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico sociale”, Daniela Bigarelli ricercatrice dell’Istituto carpigiano R&I su “Sistemi locali e globalizzazione: il caso del tessile abbigliamento” e Claudio Marra sociologo dell’Università di Modena e Reggio Emilia su “Carpi multietnica: strategie migratorie e trasformazioni sociali”.
Le conclusioni sono affidate alla segretaria nazionale Cgil Morena Piccinini.

“Ferita di Guerra” è la storia di un’operaia, un padrone, una fabbrica di una città di provincia. Lisa, Sandro, la Rubino. Una donna che si ribella,
un padrone violento che vuole rimettere le cose a posto, un luogo di sfruttamento. La vita dentro e fuori la fabbrica. Il prezzo da pagare per essere un’operaia libera è il mobbing stressante, sono le cattiverie, le punizioni, l’isolamento. E’ uno stupro dopo l’orario di lavoro. E’ la fuga, il silenzio, l’orrore del ricordo. L’impossibilità di dimenticare.
E’ un assegno per farti stare zitta, la città che parla di te. “Ferita di Guerra”
parla di potere e violenza, di come la violenza contro una donna sia un esercizio di potere, un atto che vuole ristabilire i ruoli. Sandro punisce
Lisa, la sua è una violenza di un uomo e di un padrone.

Giulia Fazzi è nata a Carpi nel 1972. Ha pubblicato il suo primo romanzo “Ferita di Guerra” nel 2005 con Alberto Gaffi Editore. È lavoratrice
precaria in un ente pubblico che si occupa di politiche del lavoro. Fa parte de I Quindici, il gruppo di lettori volontari della Wu Ming
Foundation. E’ autrice di racconti, uno dei quali appena tradotto per la Nouvelle Revue Francaise (editore Gallimard). Sta lavorando al suo secondo
romanzo.

















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