Non contento di spacciare droga, motivo per cui era uscito dal carcere di Bologna ai primi di luglio di quest’anno, aveva deciso di intraprendere analoga attività ma smerciando soldi falsi.
Erano circa le 16:00 del pomeriggio quando si presentava in una tabaccheria del centro di Maranello un extracomunitario il quale, dopo aver acquistato una ricarica telefonica, pagava il corrispettivo con una banconota da 100 euro. La titolare del negozio, subito insospettita dalla non autenticità del denaro, richiamava il giovane il quale, vistosi scoperto, si dava a precipitosa fuga, perdendo addirittura le ciabatte che calzava, particolare questo che, unitamente ad una sommaria descrizione fisica e dell’abbigliamento, venivo riferito all’operatore del 112.
I Carabinieri di Maranello, subito allertati, procedevano al pattugliamento delle vie limitrofe notando la presenza di un giovane scalzo che corrispondeva agli elementi in possesso dei militari; immediatamente bloccato questi veniva condotto in caserma e riconosciuto dalla persona offesa come l’autore del reato.
Purtroppo il possesso di una sola banconota non permetteva di poter procedere al fermo dell’extracomunitario che, per giunta, era da subito stato riluttante a fornire informazioni e a dichiarare dove abitasse.
I militari escogitavano allora un acuto stratagemma: rilasciavano il soggetto e lo pedinavano a distanza per verificare dove si recasse. Dopo circa 20 minuti s’incontrava con altri tre connazionali che lo facevano salire a bordo della loro autovettura, una Fiat Stilo. Il viaggio terminava a Formigine dove i quattro abitavano; in quel frangente i militari intervenivano e procedevano alla perquisizione domiciliare al termine della quale trovavano banconote false, sempre dell’importo di 100 euro l’una, per un importo complessivo pari a 5000,00 euro, occultate sotto il letto del giovane magrebino.
Il quadro indiziario a questo punto si aggravava notevolmente per l’extracomunitario. M.A., 24 enne marocchino residente a Giugliano in Campania ma di fatto domiciliato a Formigine, in regola con le norme sul soggiorno, veniva tratto in arresto per detenzione e spendita di soldi falsi ed associato alla Casa Circondariale di Modena Sant’Anna.
Sono ora in corso indagini per risalire al fornitore di così consistenti somme di denaro falso.