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Reggio Emilia: un piano della moderazione del traffico

Continua l’impegno della Provincia sul fronte della sicurezza stradale. Palazzo Allende ha infatti predisposto un Piano della moderazione del traffico per regolare i vari i strumenti che è possibile utilizzare per legge sugli oltre mille chilometri di strade provinciali: dai principali elementi di moderazione della velocità (rallentatori ottici e bande sonore, dossi artificiali, attraversamenti pedonali rialzati, semafori ‘intelligenti’ ecc.) fino agli autovelox e ai photored.

Il Piano è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’Assessore e il Dirigente della Mobilità Sostenibile della Provincia di Reggio Emilia, Luciano Gobbi e Davide Vezzani.
“Con questo piano – ha affermato l’assessore Luciano Gobbi – intendiamo fare un salto di qualità per garantire maggiore sicurezza sulle nostre strade sia per gli automobilisti, sia per gli utenti deboli della strada, cioè pedoni e ciclisti”.
Infatti, “i dati riferiti alla nostra provincia – ha continuato l’assessore – indicano che il maggiore fattore di rischio si riscontra nell’attraversamento dei centri abitati e nell’eccesso di velocità. Per questo la Provincia ha indicato in oltre 15 tipologie di intervento le possibilità operative per migliorare la struttura delle strade e per dotarle anche delle più recenti tecnologie per l’informazione agli utenti e il controllo dell’osservanza delle norme”.

Ad illustrare nel dettaglio il Piano è stato poi il dirigente della Mobilità sostenibile Davide Vezzani.
Perchè il piano di moderazione della velocità. Le strade provinciali, assieme a quelle statali, costituiscono sul territorio la rete viaria destinata agli spostamenti su medie e lunghe distanze. Per assolvere a tale funzione, tale rete dovrebbe essere di conseguenza sicura e sufficientemente veloce, in modo tale da garantire gli spostamenti in sicurezza nel minor tempo possibile. La semplice indicazione di limitazione della velocità, con l’apposita segnaletica, non risulta sufficiente a dissuadere chi percorre le strade dei centri dall’alta velocità. Per questo la Provincia ha pensato di individuare e inserire all’interno di un documento organico le diverse possibilità tecnologiche attuabili sulle strade provinciali, allo scopo di moderare la velocità.
Quali strumenti per moderare la velocità: “Abaco”. Quindici elementi di moderazione sono racchiusi in un apposito “Abaco”. Questi elementi possono essere utilizzati singolarmente, in modo circoscritto ad un’area per esempio allo scopo di limitarvi l’accesso, oppure lungo un asse stradale più esteso, rompendo la prospettiva lineare che induce a premere sull’acceleratore. Infine, questi elementi possono essere combinati in modo da costituire un intervento coordinato, cioè destinati a situazioni particolari come i percorsi casa-scuola o i percorsi senza barriere architettoniche.
Per gli assi strategici. L’attuale rete di strade provinciali non riesce ad assolvere in modo coerente alle necessità sopra enunciate, per diverse motivazioni. In primo luogo la rete stradale storica risente dell’epoca in cui è stata realizzata. Si tratta infatti in molti casi di strade realizzate parecchi anni fa quando le esigenze sia di spostamento che i mezzi di trasporto avevano caratteristiche profondamente diverse. All’epoca della realizzazione di tali tracciati era più importante assicurarsi che la strada attraversasse i diversi centri abitati al fine di garantire un collegamento tra gli stessi. Con gli attuali mezzi di trasporto, nonché con le attuali esigenze di sicurezza, le strade di scorrimento che attraversino centri abitati costituiscono in generale forte fonte di pericolo. Per tali assi strategici sono previste profonde e radicali modifiche, con realizzazione di tratti interamente nuovi, varianti ai centri abitati, limitazione dei punti di accesso all’asse viario stesso e riorganizzazione degli incroci con la viabilità storica.
La collaborazione con i Comuni e con le forze di polizia. Alla stesura del piano hanno collabrato anche i Comuni e le forze di polizia, le cui segnalazioni sono state preziose per avere una chiaro quadro della situazione in determinati punti strategici della rete viaria provinciale.

















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