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Caldo: secca storica di fiumi e laghi

Livelli da minimo storico nei principali laghi e nei grandi fiumi del nord, Ticino e Po su tutti. A lanciare l’allarme è la Coldiretti. Una siccità che, secondo l’associazione, è ‘tra le peggiori degli ultimi 30 anni’ e che sta provocando ‘centinaia di milioni di danni in campagna’.

‘Ora – aggiunge – si spera nella pioggia per assicurare acqua alle coltivazioni di granoturco, riso e soia, e ai foraggi’. E’ grave la situazione nelle regioni del Nord Ovest e in Friuli Venezia Giulia.

In negativo le portate dei fiumi.
Se il Ticino a Pavia all’altezza del Ponte Coperto è sceso a 4 metri e 71 centimetri sotto lo zero idrometrico e il Po ha registrato a Pontelagoscuro nel ferrarese, il suo minimo storico con un meno 7,29 metri. Secondo la mappa dell’emergenza caldo della Coldiretti, in Lombardia la situazione è particolarmente critica nel milanese e nel lodigiano dove sul territorio attorno al capoluogo lombardo, con una diffusione a macchia di leopardo, si è verificato un danno che, in media, raggiunge il 40% della produzione lorda vendibile di cerali, riso e foraggi, per un valore di quasi 28 milioni di euro di colture. Situazione preoccupante anche in Emilia Romagna dove i danni hanno colpito con percentuali variabili dal 20 al 40 per cento le colture ne diversi territori e si segnalano forti aumenti nei costi del gasolio per attivare i sistemi di irrigazione.

Grave il bilancio nelle campagne friulane dove – sottolinea la Coldiretti – nelle aree non irrigate le coltivazioni sono compromesse quasi irreparabilmente e la situazione sembra destinata a peggiorare se nei prossimi 10-15 giorni non dovesse piovere. In Friuli non c’é coltura che non sia colpita: il mais denuncia una perdita del 41%, la soia del 26, i pascoli del 20, la patata del 34 e la vite del 12 per cento, secondo il monitoraggio effettuato dai tecnici della Coldiretti. Ma le difficoltà determinate dalla siccità nelle campagne si estendono oltre alla Lombardia, Friuli ed Emilia Romagna e – continua la Coldiretti – colpiscono territori di altre regioni dalla Liguria al Piemonte, dal Veneto alla Sardegna.
















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