Anche la magistratura deve fare la sua parte e applicare in modo rigoroso la Legge Bossi – Fini, soprattutto in queste zone, assaltate da una ondata di criminalità extracomunitaria senza precedenti nella storia e purtroppo priva di ogni scrupolo.
Anche di fronte alle legittime preoccupazioni dell’opinione pubblica, sarebbe auspicabile che provvedimenti come quello di assoluzione dei tre clandestini di Sassuolo non venissero adottati, perché in tal modo si arriva a vanificare lo sforzo del Governo, che ha introdotto il reato di immigrazione clandestina, e l’impegno profuso da Carabinieri e Polizia.
Senza contare che potrebbe consolidarsi il pericoloso precedente in base al quale a Modena basta che un clandestino si dichiari povero davanti al magistrato per poi sostanzialmente godere dell’impunità rispetto a una legge dello Stato.
La legge c’è: occorre che chi la applica, comprenda le esigenze dei cittadini che a Sassuolo e a Modena quotidianamente convivono con il degrado e la criminalità.
In caso contrario ci troveremmo di fronte all’assurdo che l’ Italia potrebbe essere teatro di una autentica invasione.
La magistratura modenese, quindi, cerchi di comprendere le esigenze della popolazione, ormai esasperata dalla situazione venutasi a creare in certe zone, e applichi con rigore e fermezza la Legge Bossi – Fini.
Avv. Enrico Aimi
(Capogruppo AN Regione Emilia Romagna)
Avv. Luca Caselli
(Capogruppo AN Sassuolo – Consigliere Provinciale AN)