Un piccolo festival della canzone dialettale per bambini: sarà questa la principale novità dello storico carnevale di Modena, che tradizionalmente avrà il suo clou il 23 febbraio, giovedì grasso, con lo ‘sproloquio’ delle tre maschere tipiche, Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo (ovvero la Famiglia Pavironica), un evento che ogni anno
richiama migliaia di persone.
Le iniziative del carnevale modenese sono
organizzate dalla Società del Sandrone, che venne fondata nel 1870, proprio in occasione della prima sfilata pubblica delle maschere.
Il
giovedì grasso a Modena è sempre molto atteso: partendo dalla stazione ferroviaria, alle 14, il corteo delle maschere (con centinaia di ospiti da
tante città, cinque formazioni bandistiche con majorettes, e tantissimi gruppi in costume) si muoverà per il centro storico e arriverà in Piazza
Grande. Alle 16, dal balcone del Palazzo Comunale, Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo pronunceranno il loro discorso, nel quale ogni anno mettono
simpaticamente alla berlina gli amministratori e le personalità cittadine, segnalando problemi e disfunzioni.
Sabato 25, le tre maschere andranno in visita a scuole e case protette, quindi faranno un giro in centro per incontrare i modenesi.
Domenica 26
(ore 16), al teatro Sacro Cuore, prenderà vita il festival di canzoni dialettali per bambini, intitolato ‘Al Zemianein d’or‘, cioè il
‘Geminianino d’oro’, dal nome del santo patrono di Modena. Dieci piccoli cantanti, con un coro di 80 bimbi, interpreteranno i brani scritti anche da
noti compositori, come Marco Dieci e Pippo Casarini (l’autore di ’44 gatti’).
Martedì 28 il carnevale modenese si concluderà con il classico
veglione in maschera. Info: 059/239969.
Sempre nel modenese, da segnalare il carnevale dei bambini di Finale Emilia, che quest’anno celebra la 30/a edizione: le sfilate di carri allegorici sono in programma il 12, 19 e 26 febbraio.
