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Le opere dei ricoverati nel manicomio di Reggio Emilia

Una mostra dedicata alle opere dei ricoverati nell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia dal 1895 al 1985. Si intitola ‘Le mura di carta‘ e rientra nel progetto ‘Della
psichiatria: muri/confini’ promosso dal Centro di documentazione della Storia della psichiatria dell’Asl di Reggio Emilia, dal Comune e dalla
Regione.


L’esposizione presenta ai Chiostri di San Domenico (fino al 20 novembre) oltre 200 opere di 40 autori che documentano la produzione libera dei pazienti (quella cioè non legata agli insegnamenti accademici), raccolta e conservata dai medici con finalità esclusivamente diagnostiche e
psicopatologiche. Dai disegni escono i fantasmi e le fantasie dei ricoverati, la loro sofferenza o la loro resistenza all’istituzione. Di ciascuno degli ‘autori’ viene ricostruita la storia clinica, e vengono
fornite informazioni su personalità, storia e malattia.

Il progetto, che prende le mosse dalla trasformazione dell’ex manicomio in Museo nazionale di Psichiatria, prevede una serie di iniziative che andranno avanti fino a dicembre, tra mostre, spettacoli, seminari di lettura, proiezioni cinematografiche, animazioni teatrali, presentazioni di libri.
Il prossimo appuntamento è per il 29 ottobre, quando apriranno due mostre fotografiche dedicate alla follia: una a Palazzo Magnani (RE) e una
a Palazzo dei Principi (Correggio).
Toccherà invece ad Ascanio Celestini portare in scena uno spettacolo
sull’istituzione manicomiale: si intitola ‘La pecora nera, elogio funebre del manicomio elettrico’, in programma al Teatro Ariosto l’11-12-13 novembre.

Il programma completo della manifestazione si trova sul sito Comune di Reggio Emilia.
















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