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A Maranello Vito interpreta Totò il buono

L’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello ospita giovedì 31 marzo 2005 alle ore 21:00 lo spettacolo Totò il buono – Miracolo a Milano, felicemente ispirato ai testi di Cesare Zavattini.

Grazie alla penna di Francesco Freyrie e alla regia di Lorenzo Salveti, dopo Bertoldo di Giulio Cesare Croce e Don Camillo di Giovannino Guareschi, Vito interpreta Totò il buono, inesauribile costruttore di piccoli ingegnosi miracoli, prodotti di un cuore grande e del piacere di giocare e divertire sempre, per poter vincere, a colpi di ironia, la guerra contro la stupidità degli egoisti.

Il personaggio fu creato da Cesare Zavattini per Totò, il principe de Curtis, il comico. Il testo nasce come soggetto cinematografico, diventa romanzo (pubblicato nel 1943 da Bompiani – illustrato da Maccari, un successo), poi diventa film per la regia di e Sica. Il titolo, da Totò il buono, cambia: prima si pensa a I poveri disturbano poi si battezza Miracolo a Milano e la storia surreale continua a volare…

Per descrivere l’operazione drammaturgica Freyrie, pensando alle origini di Zavattini, figlio di un pasticcere e di una panettiera, usa una metafora gastronomica. «Abbiamo preso ingredienti da tutta la dispensa zavattiniana – spiega –, abbiamo impastato il romanzo con la sceneggiatura del film, le immagini del film con le annotazioni di Zavattini, abbiamo aggiunto qualcosa, cercando di accordarci al suo stile e qualcosa abbiamo levato, perché ci sembrava importante che il finale fosse meno dolce, come certi trattamenti che Zavattini aveva scritto e che il figlio Arturo ci ha mostrato».


L’apologo dolcissimo e amaro del grande Zavattini, dunque, non viene tradito. Totò, nato sotto un cavolo e cresciuto dalla vecchia Lolotta, è rimasto presto solo al mondo. Ma non c’è posto nel mondo per chi non ha niente, per chi non vuole sopraffare nessuno? E infatti Totò si rifugia nel campo di barboni stretto tra la ferrovia e la primissima periferia di una grande e operosa città del nord. Diventa il sindaco di una città di poveracci, specchio fantastico e dissacrante della città di mattoni che li ha cacciati. Ma il campo nasconde nel sottosuolo un segreto: il petrolio. Così il ricco proprietario del campo, il signor Mobbi (interpretato da Eraldo Turra), intima loro lo sfratto. Totò non molla, organizza la resistenza e con l’aiuto di una colomba magica risponde agli attacchi dei gendarmi con piccoli miracoli di fantasia, che ridicolizzano l’arroganza del potere.
«Ma non si tratta di un confronto tra ricchi e poveri – precisa Lorenzo Salveti, svelando la direzione delle sue scelte di regia –, bensì tra modi diversi di pensare. I poveri sono i fool, i folli che pensano in maniera diversa rispetto alla realtà e trovano espressione nel gioco, trovano identità (altra ricca tematica zavattiniana) nella purezza di ciò che è infantile».

Vito è l’interprete stralunato di questa favola, non ha memoria perché è appena nato, fotografato in un limbo tra terra e cielo, spazio di nebbia e di brina. «Il grosso “miracolo” di Totò – dice Vito – è la sua capacità di sognare, di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, mai mezzo vuoto. Zavattini era davvero convinto che sia possibile sognare, sempre e comunque Ma la sua speranza in un mondo migliore non era dettata dall’ingenuità. Il mondo lo fanno gli uomini. Più noi siamo disponibili al sogno, in pace con noi stessi, liberi mentalmente, più, credo, che un mondo migliore possa prendere forma. Cesare Zavattini – prosegue Vito – è un autore che è espressione e interprete della nostra terra, come Croce e Guareschi. Era inevitabile che prima o poi mi incontrassi anche con lui». E a proposito del rapporto con due grandi personaggi interpretati negli anni scorsi, aggiunge: «Bertoldo è con mezza gamba sottoterra: lui alla terra sta proprio attaccato. Don Camillo sta coi piedi ben poggiati sulla terra. Totò è su una nuvola… Totò è quello che fa i miracoli».


Biglietti già in vendita presso l’Auditorium Ferrari:

– tutte le serate in cui l’Auditorium è aperto per proiezioni cinematografiche

– mercoledì 30 marzo dalle ore 17:00 alle ore 19:30
– giovedì 31 marzo dalle ore 17:00 alle ore 19:00 e dalle ore 20:00 alle ore 21:00


Prezzi del biglietto:
Intero platea: 17,00 euro

Ridotto platea: 16,00 euro

Galleria: 15,00 euro

Info: 0536 943010

















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