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Modena: il Mu.Vi deve rimanere, ma vanno risolti i problemi

“Il Mu.Vi si farà anche quest’estate a Modena, anche se accanto a Nicoletta Mantovani c’è una società di Bologna. Di programma e dettagli dell’evento si potrà parlare solo fra una quindicina di giorni, durante quest’arco di tempo gli organizzatori s’incontreranno per discuterne anche con l’Amministrazione comunale. Il Comune, da parte sua, intende confermare la concessione gratuita di spazi e il plateatico, non contributi economici”. Così ha risposto l’assessore alla Cultura, Mario Lugli, nella seduta del Consiglio comunale di ieri, all’interrogazione presentata il 21 gennaio dal consigliere di AN Michele Barcaiolo.

“Per raggiungere un accordo e superare il problema del rumore eccessivo ci saranno incontri tra l’Amministrazione comunale e Arpa e soprattutto con i residenti della zona, come già è avvenuto” ha spiegato l’assessore al Centro storico, Stefano Bonaccini – d’altra parte, gli organizzatori devono ancora presentare una proposta formale. Ma siamo sicuri di volere che il Mu.Vi, quella che lo scorso anno è stata la maggiore occasione a livello nazionale per numero di eventi ed entità degli stessi, si trasferisca in un’altra città? I problemi dello scorso anno sono stati principalmente due: il primo legato allo svolgimento dei mercati straordinari e dell’antiquariato, l’altro per il rumore lamentato dai residenti nelle serate di discoteca non dei concerti, mentre non è arrivata nessuna protesta dall’ospedale. Questi sono i problemi che vanno assolutamente affrontati e per i quali ci prendiamo l’impegno di arrivare a soluzioni concordate. Quell’area del centro ha comunque bisogno, indipendentemente dal Mu.Vi, di un rilancio su cui siamo disponibili ad impiegare risorse”.

Concludendo l’assessore Lugli ha voluto sottolineare che nel pensare al calendario del MuVi “non va dimenticata la forte cultura e tradizione musicale di Modena. Questo è il presupposto e l’orientamento deve essere quello di fare di Modena una città che dimostra un’attenzione particolare verso l’animazione musicale, ferma restando la volontà di regolamentare tutte le proposte e di risolvere gli elementi di negatività connessi all’evento”.

Michele Barcaiolo non ritiene gli sia stata data risposta e ha sottolineato che: “il MuVi va a creare per due mesi una sorta di monopolio del divertimento, una soluzione potrebbe essere quella di trovare più gestori all’interno dell’evento. Inoltre l’attività è a fine di lucro quindi non vedo perché il Comune dovrebbe concedere lo spazio e il plateatico gratuitamente”.

















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