Il 50% circa delle citta’
italiane sono a rischio frane e smottamenti: a lanciare l’allarme e’ uno studio dell’Agenzia europea per l’ambiente – che
ha fotografato l’evoluzione delle catastrofi naturali in Europa
nel periodo 1998-2002 – dal quale emerge che l’Italia e’ tra i
paesi dell’Ue piu’ a rischio anche per alluvioni, incendi,
siccita’, valanghe e terremoti.
Secondo gli esperti europei, nel periodo esaminato, i
disastri naturali e gli incidenti tecnologici hanno colpito piu’
di sette milioni di europei, causando danni per oltre 60
miliardi di euro in perdite assicurate. ”I danni complessivi
pero’ sono molto piu’ elevati – afferma il rapporto – dato che
molti di essi non erano coperti da assicurazione”.
La mappa disegnata dallo studio fotografa un’Italia divisa in
due tronconi: quello del centro nord (dalla linea
Toscana/Emilia-Romagna in su) e quello del sud (dalla linea
Campania-Molise in giu’), nei quali tra il 1998 e il 2002 si e’
assistito ad un brusco aumento di catastrofi naturali che
rischia di confermarsi nei prossimi anni. Pericoli piu’ limitati
invece per Lazio, Abruzzo, Marche ed Umbria.
