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Reggio E.: niente fiori in reparto ostetricia ospedale

Niente più fiori e piante, per questioni di igiene, ‘parcheggiati’ nel reparto di ostetricia dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Un cartello appeso alle porte d’entrata negli ultimi giorni – con cui si vieta di tenere nelle camere di degenza e nei corridoi fiori e piante, senza però spiegare le motivazioni – ha provocato la reazione di un consigliere comunale di Forza Italia, Gian Franco Carugo, che ha presentato un’interrogazione al sindaco Antonella Spaggiari perchè, a suo avviso, ”in nessuna parte del mondo, civile e non, risulta sia stata adottata una misura così ridicola, ingentile e indelicata”.


”Da molto tempo invitiamo verbalmente i parenti delle puerpere a riprendere fiori e piante al termine della visita e a riportarli a casa – replica la direttrice sanitaria dell’ospedale, Iva Manghi – e nessuno ha mai avuto nulla da obiettare. Certo, in un cartello – ma non è stata un’iniziativa
della direzione – non è possibile entrare nei dettagli della decisione. Può provocare perplessità, quindi lo rimuoveremo”.

Ma il problema di base, quello dell’igiene, effettivamente c’è: ”In una struttura da 2.300 parti all’anno – spiega la
direttrice sanitaria – il sovraffollamento di fiori può
provocare disagi. Il terriccio può sporcare gli ambienti e portare piccoli insetti, l’acqua stagnante dei fiori può alimentare in estate la presenza della zanzara tigre, il polline in più di un’occasione ha provocato allergie. Per questo chiediamo ai parenti di riportare a casa fiori e piante al termine della visita”.

Nell’interrogazione il consigliere di Forza Italia chiede tra l’altro, ironicamente, ”se per ragioni sanitarie l’Asl intenda proporre una mascherina igienica da distribuire a mariti, parenti e amici delle puerpere al fine di evitare ‘pericolose epidemie’ ” e ”se si intenda predisporre una visita
medica all’entrata del reparto Ostetricia a cui si dovranno sottoporre i visitatori, perchè in astratto portatori di germi”.

”Nessuno ha mai però pensato di vietare gli omaggi floreali
– replica la dottoressa Manghi – e i fiorai continueranno a consegnarli tranquillamente alle pazienti. Del resto una precauzione di questo tipo è in vigore anche in altri ospedali, non solo da noi”.
















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