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Sant’Ilario: “Noi, robot”, venerdì al Piccolo Teatro in piazza lo spettacolo del fisico Andrea Brunello

Può esistere una relazione sentimentale fra un essere umano e una macchina? È la domanda a cui prova a rispondere ‘Noi, Robot’, lo spettacolo che Andrea Brunello – fisico prestato al teatro – porta in scena venerdì 1 marzo (ore 21) al Piccolo Teatro in Piazza di Sant’Ilario d’Enza. La produzione della Compagnia Arditodesìo targata Jet Propulsion Theatre (JPT), con l’eloquente sottotitolo “Il Cervello. La cosa più preziosa che abbiamo”, indaga il concetto di intelligenza, ovvero la capacità umana di elevare il pensiero al di sopra dei propri bisogni, per guardare al futuro. In scena due personaggi, una ricercatrice nel campo della Intelligenza Artificiale, interpretata da Laura Anzani, e un astrofisico di fama mondiale, impersonato dallo stesso Brunello.

Noi Robot, ispirato all’Uomo bicentenario e ai lavori di Isaac Asimov, esplora il campo dell’Intelligenza Artificiale e al contempo fa riferimento all’altro “cervello collettivo” che ci comprende, l’Universo, visto come un sistema complesso per molti versi simile al cervello umano. Nella preparazione del testo il regista si è avvalso della collaborazione esperti di AI e della consulenza di neuroscienziati. Come per tutte le produzioni JPT, lo spettacolo è scientificamente solido e offre l’opportunità a chi lo vede di accendere la propria curiosità sui temi affrontati.

«Ho deciso di scrivere questo testo – racconta Brunello nelle sue note di regia – perché sento il desiderio di capire dove sta andando il genere umano nel suo incessante tentativo di “sviluppo”. Dopo i miei precedenti lavori sulla meccanica quantistica, il concetto di tempo e soprattutto sui cambiamenti climatici, sono sempre più convinto che il genere umano abbia enormi e meravigliose potenzialità ma anche altrettanto grandi responsabilità e che ci troviamo su un crinale particolarmente difficile. Da una parte c’è il desiderio più che legittimo di esplorare, capire, migliorare la nostra vita. Dall’altro però abbiamo raggiunto una tale raffinatezza di mezzi che facciamo fatica a controllare i risultati delle nostre azioni. La questione dell’Intelligenza Artificiale è un esempio primario».

 
















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