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Comitato Salviamo le cicogne: “Chiuso per ferie: vietato nascere… E bimbi senza pediatria”

“Che difficile compito ci siamo scelte! Doveva essere una semplice raccolta firme per evidenziare una problematica importante per il nostro territorio ed è diventata una telenovela!

E, seguendo il copione delle più fortunate serie televisive, c’è un tira e molla infinito! Ora siamo al colpo di scena della sospensione delle puntate per la pausa estiva?!?

Non solo dei parti ..sembra che l’intenzione sia quella di sospendere anche il servizio di pediatria, per lo meno nei fine settimana e/o di notte.

Sembra … Per mancanza di protagonisti: i medici.

Ma il fine ultimo di una telenovela non dovrebbe essere quello di soddisfare il telespettatore? In questo caso, i pazienti…

Gli attori sono già lautamente remunerati, mentre i telespettatori dovrebbero avere la soddisfazione del divertimento… ma se si sospende un servizio primario per pausa estiva non ci sarà divertimento, però ci sarà suspance … Dopo le meritate ferie riaprirà?

Tenere un ospedale con reparti così importanti chiusi per ferie, non pensiamo sia indicato per un territorio che mira a diventare turisticamente, attrattivo come le nostre bellezze paesaggistiche meriterebbero!

I nostri sindaci si sono detti contrari a queste chiusure, e ora cosa dicono? Sono stati messi a conoscenza di questi sviluppi del copione?

La sospensione del servizio estivo, secondo loro, non graverà negativamente sull’afflusso di famiglie nel periodo estivo? Come pensano di poter sviluppare il territorio lasciando morire, silenziosamente, i servizi? Quale colpo di scena escogiteranno affinché la trama non perda interesse per il telespettatore-turista? Il seguito alle puntate future, anche se ormai sembra essere arrivato il momento di cambiare sceneggiatori e anche produttori!

E le stelle stanno a guardare.

Naturalmente, chiudendo il punto nascita e pediatra, diminuirà in modo importante la sicurezza e quindi aumenteranno notevolmente i rischi per le pazienti, in quanto sarà una continua corsa delle mamme e dei bambini a Reggio Emilia, di giorno e di notte, in modo indiscriminato. Non passeranno più dall’ospedale, se non in caso di emergenza. Chi si assumerà la responsabilità di questo? Chi, durante il tragitto per Reggio Emilia, risponderà in caso di complicanza o addirittura di parto in macchina o in ambulanza?

Questo è il copione, purtroppo REALE, a cui si è già assistito nelle zone dove si è già chiuso o depotenziato l’ospedale intero, si veda Porretta Terme o la zona di Aulla, in Toscana.

La sicurezza non sarà certamente garantita.

E’ il momento di scendere in piazza! Prepariamoci a una manifestazione di massa che coinvolga tutta la montagna, perché questo programma, veramente gravissimo, invece che prospettare una trama futuristica mira a trasformarsi in horror!”

Il comitato “Salviamo Le Cicogne”
















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