venerdรฌ, 26 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeLavoroDimissioni on line, Filcams/Cgil Modena: procedura che non tutela a sufficienza, rischio...





Dimissioni on line, Filcams/Cgil Modena: procedura che non tutela a sufficienza, rischio abusi nei piccoli esercizi

Dal 12/3/2016 รจ entrata in vigore la nuova procedura di dimissioni telematiche con l’obiettivo di evitare le cosiddette dimissioni in bianco. Purtroppo a 10 mesi di distanza, dobbiamo registrare che tale procedura non sta dando i risultati voluti.
Agli sportelli del sindacato commercio-turismo e servizi Filcams/Cgil di Modena in questo lasso di tempo si sono rivolti circa 1.100 le lavoratrici e lavoratori per attivare la procedura. Eโ€™ un dato enorme e sconcertante!
โ€œCi ย chiediamo โ€“ affermano i sindacalisti della Filcams/Cgil – come mai si sia improvvisamente manifestata questa โ€œcorsa alle dimissioniโ€ da parte di un numero cosรฌ elevato di lavoratori, considerato che siamo in tempi di crisi e non รจ certamente facile oggigiorno trovare un nuovo posto di lavoroโ€.
โ€œLa prima cosa che registriamo โ€“ proseguono i sindacalisti – รจ che in molti casi non vengono rispettate norme basilari come il periodo di preavviso contrattuale e ciรฒ puรฒ creare significativi danni economici ai lavoratori stessiโ€.
Inoltre, al sindacato hanno potuto appurare una certa dose di situazioni nelle quali le dimissioni vengono rassegnate su indicazione del datore di lavoro, magari a fronte della promessa di una nuova assunzione o di agevolazioni nella ricerca di un nuovo posto di lavoro senza la โ€œmacchiaโ€ di un licenziamento.
In alcuni casi, in cui era palese che il lavoratore non era consapevole della procedura che stava attivando e della perdita di diritti legati al licenziamento (es. pagamento dell’indennitร  di mancato preavviso, Naspi, ecc…), ย la Filcams/Cgil si รจ rifiutata di svolgere la procedura.
Il caso piรน eclatante si รจ verificato nel mese di dicembre, quando 13 lavoratrici e lavoratori di un pubblico esercizio del centro di Modena, sono venuti presso gli uffici della Filcams/Cgil a rassegnare le dimissioni su indicazione della proprietร , a fronte della prevista chiusura a fine anno e la promessa di riassunzione in una nuova societร . A nulla sono valsi i tentativi di far desistere i lavoratori, spiegando che esistono norme a loro tutela senza necessitร  di doversi dimettere. A tutt’oggi risulta che tale esercizio continui ad essere aperto, โ€œanche se non ci รจ dato sapere se queste persone lavorino ancora in quel luogo e con quali modalitร โ€ aggiungono dalla Filcams.

La Filcams/Cgil ritiene che questo non sia affatto un caso isolato, quanto piuttosto una prassi che si sta facendo sempre piรน comune per eludere normative e approfittare di sgravi o benefici (evitare di pagare la cosiddetta tassa sul licenziamento), o per peggiorare le condizioni contrattuali delle persone con forme piรน precarie e meno tutelanti. Quella che potremmo definire la nuova frontiera delle โ€œtutele (de)crescentiโ€.

E’ di ieri invece un caso nel quale, ad un lavoratore al momento dell’assunzione, รจ stato fatto sottoscrivere un mandato di assistenza presso un consulente del lavoro per la comunicazione on line delle dimissioni. Questa puรฒ, a tutti gli effetti, configurarsi come una nuova modalitร  di dimissioni in bianco, in quanto in qualsiasi momento l’azienda tramite il proprio consulente puรฒ attivare la procedura delle dimissioni e, se il lavoratore non ne viene a conoscenza entro i 7 giorni utili per l’eventuale revoca, si trova dimesso dal posto di lavoro a sua insaputa. Una vera e propria forma di ricatto occupazionale !
La Filcams e la Cgil avevano giร  contestato la modifica introdotta a settembre 2016 all’art. 26 del Decreto Legislativo 151/2015 applicativo del JobsAct, dando la possibilitร  di trasmissione telematica delle dimissioni (oltre che ai Sindacati e agli Organi ispettivi) anche ai consulenti del lavoro. In questo modo, nรฉ le Organizzazioni Sindacali, nรฉ tanto meno gli organi di Vigilanza possono controllare la reale volontร  ย del dimissionario.
Eโ€™ facile infine ipotizzare che tali interventi siano finalizzati a by-passare le tutele sul licenziamento, ovvero lโ€™art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, nonchรฉ ad utilizzare forme contrattuali accessorie come i voucher, e anche alimentare il lavoro nero o grigio.
Proprio per contrastare queste degenerazioni del mercato del lavoro, la CGIL ha proposto un disegno di legge popolare sulla โ€œCarta dei diritti universali del lavoroโ€ e due referendum abrogativi (voucher e appalti), oltre al 3ยฐ referendum sull’art.18 non ammesso dalla Corte, sul quale perรฒ la Cgil continuerร  la propria battaglia.
La Filcams-Cgil di Modena denuncia fortemente lโ€™opacitร  e lโ€™elusivitร  di tali comportamenti, sollecitando una forte presa di posizione delle istituzioni e un necessario incremento a 360ยฐ dellโ€™attivitร  ispettiva, anche a fronte delle debite segnalazioni sindacali.
Riteniamo che la procedura di dimissioni attualmente in vigore, oltre ad essere estremamente complessa, non offra una reale tutela ai lavoratori e pertanto debba essere modificata.
















Ultime notizie