Domenica 21 giugno, alle 21, a Soliera, in piazza Lusvardi, i Flexus e il Coro delle Mondine di Novi si fondono in un concerto-spettacolo dai forti toni emotivi, dove il repertotio di Fabrizio De Andrè viene magistralmente reinterpretato, con un occhio alla tradizione e uno all’innovazione. La scaletta del concerto si presenta molto nutrita, andando dagli indimenticabili brani di inizio carriera (La ballata del Miché, Il Gorilla, Amore che vieni amore che vai, Ballata dell’amore cieco, Via del campo, Il Pescatore) alla fase della più profonda maturità (Volta la carta, Fiume Sand Creek, Sidùn, Dolcenera, Princesa), fino a riscoprire capolavori meno conosciuti (Fila la lana, Ave Maria, Maria nella Bottega di un falegname, La domenica delle salme). Le esecuzioni, rispettose del gusto dell’indimenticato Faber, troveranno nuova linfa grazie all’originale rilettura dei Flexus (Gianluca Magnani a voce, chitarre acustiche e classiche; Daniele Brignone al basso;
Enrico Sartori alla batteria) e all’inimitabile e travolgente caratterizzazione del Coro delle Mondine, dirette da Giulia Contri.
Sempre domenica 21, alla stessa ora, ma nella più raccolta piazzetta Don Ugo Sitti, si esibirà l’Ez Quartet, con un raffinato repertorio all’insegna del jazz e dello swing. Il gruppo, fondato dal chitarrista Enrico Zanella, propone un concerto ispirato alla figura del leggendario chitarrista Jean Baptiste “Django” Reinhardt, il padre del gipsy- jazz, il primo ad avere l’idea di accostare gli accordi del jazz con i ritmi della tradizione gitana.
Eventi ad ingresso libero.
