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Reggio Emilia: ancora controlli in zona stazione

Continuano i controlli a pusher, prostitute, sbandati, vandali e ubriachi che “presidiano” l’area antistante la stazione ferroviaria ricompresa tra le vie Turri, Sani e Vecchi di Reggio Emilia. Per questo motivo i carabinieri della Compagnia di Reggio Emilia, in adesione all’indirizzo da tempo dato dal Comandante Provinciale Colonnello Paolo Zito, che tra le priorità del controllo del territorio ha posto la “questione” del  degrado di Via Turri, hanno effettuato una nuova un’incessante attività di controllo nel “triangolo” del degrado attraverso l’impiego dei Carabinieri di Quartiere supportati dalle autoradio del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia e del personale in abiti borghesi in forza al Nucleo Operativo della Compagnia reggiana. Analogamente ad altri controlli eseguiti in passato, la finalità di tali servizi non è solo quella “tastare” la qualità delle persone presenti in zona ed in alcuni appartamenti (ad esempio per verificare la regolarità dei presenti e reprimere la prostituzione “made in china” che vede giovani cinesi adescare per strada i clienti per poi “consumare” negli appartamenti dei condomini di Via Turri adibiti ad alcova), ma anche interventi repressivi mirati che hanno potato a ottenere importanti risultati. Non a caso i controlli in fase repressiva hanno consentito la denuncia in stato di libertà di uno stranieri trovato in possesso di un coltello, poi sottoposto a sequestro. I Carabinieri, inoltre, hanno sequestrato alcune dosi di stupefacente e segnalato amministrativamente alla Prefettura tre giovani assuntori. Oltre cinquanta le persone identificate e sottoposte a controllo, molte delle quali già pregiudicate.

Al vaglio dei carabinieri anche la posizione di alcuni appartamenti dove nel corso dei controlli sono stati individuati alcuni stranieri che non sono stati in grado di fornire i contratti d’affitto. Su questi immobili sono in corso le dovute verifiche per accertare eventuali irregolarità negli affitti. Un preciso impegno quello dei Carabinieri di Reggio Emilia su quest’area del capoluogo reggiano: ecco perché i controlli proseguiranno in maniera costante anche nei prossimi mesi per cercare di recidere il cordone ombelicale che lega la criminalità a questa zona del capoluogo reggiano non a caso ribattezzato “triangolo” del degrado.
















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