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FestivalFilosofia: ‘Tiratardi’ sino a mattina

“La natura non è altro che una poesia enigmatica” scriveva il filosofo Michel de Montaigne. Per tutti coloro che vorranno approfondire questo enigma, la natura in tutti i suoi diversi aspetti sarà ancora nelle piazze di Modena, Carpi e Sassuolo fino a domenica 18 settembre.

La giornata di domani comincia con le lezioni magistrali affidate a grandi nomi del pensiero contemporaneo: Bauman, Wulf, Cacciari, Bodei, Esposito e Ferraris. Si prosegue fino all’alba con il Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia. Sono in programma appuntamenti con artisti importanti come Elio, Carlo Lucarelli, Francesco Bianconi, Ermanno Cavazzoni.

Programma filosofico

Sabato mattina sono previste cinque lezioni magistrali: Massimo Cacciari dedicherà la sua a una parola fondamentale, “physis”, che rinvia a una produttività irriducibile allo schema del contributo umano (Modena, Piazza Grande, 11.30); Christoph Wulf, antropologo e scienziato dell’educazione, indicherà invece la centralità dei processi educativi e di socializzazione nel perfezionamento della natura umana (Carpi, Piazza Garibaldi, 10.00): la sua lezione viene anche proiettata in streming a Modena in Piazza XX settembre, sempre alle 10.00. Maurizio Ferraris presenta il paradigma del «nuovo realismo», che indaga l’autonomia e la precedenza del mondo esterno rispetto a ogni schema percettivo e conoscitivo (Carpi, Piazzale Re Astolfo, 11.30); il filosofo tedesco Gernot Böhme affronterà la questione della «Natura come compito», sostenendo la necessità di farne esperienza non come un dato passivamente posto di fronte a noi, ma come un progetto da produrre (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 10.00); Salvatore Natoli sosterrà che il genere umano, preso nella sua inestirpabile finitudine, non sembra avere altra risorsa che assumersi tutta intera la responsabilità di porre un limite ai pericoli che esso genera dentro una natura ad esso smisuratamente irriducibile (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 11.30).

Il programma filosofico della giornata di sabato prosegue nel pomeriggio con Mauro Carbone che presenterà La Natura di Maurice Merleau-Ponty, un classico del Novecento cui attingono anche molte ricerche neuroscientifiche (Modena, Piazza XX settembre, ore 15.00); Alva Noë, neuroscienziato e filosofo di Berkeley, discuterà la complementarietà tra coscienza ed esperienza, tra costituzione del Sé e mondo esterno (Modena, Piazza Grande, ore 16.30); Peter Sloterdijk prenderà a tema l’«effetto serra» per mostrare come, da concetto chimico e atmosferico, esso passi a significare una condizione della cultura, nella quale la climatizzazione vale come caratteristica antropologica che evidenzia la totale artificializzazione del nostro essere nel mondo (Modena, Piazza Grande, ore 16.30); forma classica della verità quanto della natura, la nudità è sottoposta ad una svestizione ulteriore in cui il corpo si rivela privo di un fondamento essenziale e il senso sensibile si annuncia come puro mostrarsi: ecco il mio corpo, come nel testo di Jean-Luc Nancy (lettura del testo a Modena, Chiesa di San Carlo, ore 19.30) Le politiche della natura investono i corpi umani trasformandoli in campo di dominio, istituendo confini tra naturale e politico, tra natura e storia, che spesso hanno messo capo a vere e proprie politiche “sulla” vita, come mostrerà Roberto Esposito (Carpi, Piazzale Re Astolfo, 15.00); “Terra” è uno degli appellativi più arcaici con cui si è chiamato l’ambiente naturale che fa da casa al nostro stare al mondo: anche indagando le connessioni che legano il rapporto con la terra alla tutela del pianeta Felix Duque (filosofo spagnolo esordiente al festival) ne esplorerà i significati (Carpi, Piazzale Re Astolfo, 16.30); José Gil – filosofo portoghese a lungo esule in Francia – esplorerà l’energia sociale sprigionata dai corpi, anche nel quadro di una comparazione con le società tribali (Carpi, Piazzale Garibaldi, 18.00); Remo Bodei mostrerà lo stato attuale dell’idea di natura selvaggia in un mondo saturo di cultura (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 15.00); Zygmunt Bauman traccerà un “bilancio di carriera” del progetto moderno di controllo della Natura, mostrando l’urgenza delle questioni ambientali e la necessità di assumersi responsabilità verso la Terra nell’èra dell’«Antropocene», in cui i principali fattori di mutamento climatico dipendono dalle attività umane che hanno effetto sul pianeta (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 16.30); il sociologo di Heidelberg Wolfgang Schluchter ricostruirà la polarità tra “scienze della Natura” e “scienze della Cultura” nel nuovo contesto segnato dall’affermazione delle neuroscienze (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 18.00).

Gli appuntamenti con i filosofi proseguono anche sabato sera: le sfide culturali, economiche e legislative connesse alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, dall’economia petrolifera al futuro delle rinnovabili, saranno argomento di un forum tra gli economisti ed esperti di questioni energetiche Luigi De Paoli, Gianni Silvestrini e Davide Tabarelli, condotti nella discussione da Maria Concetta Mattei (Modena, Chiesa di San Carlo, 21.30). Quest’anno una lezione dei classici è dedicata anche a una grande opera pittorica, per mostrare le connessioni tra filosofia e arti, pensiero e immagine: Francisco Jarauta parlerà di rappresentazione e conoscenza, cartografia e pittura, davanti a Il geografo di Vermeer (Carpi, Palazzo dei Pio – Cortile d’Onore, ore 21.00). Convocando le discipline fisiche in una delle loro più avanzate formulazioni contemporanee, Ignazio Licata mostrerà cosa ne è oggi del Cosmo, trasformato in «multiverso», nel quale emerge il carattere eccentrico della Terra (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 21.00).

Tiratardi: appuntamenti non-stop a Modena, Carpi e Sassuolo

Tra gli appuntamenti più attesi del Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia, a Modena c’è senz’altro quello con Stefano Belisari, in arte Elio: il canto, anzi il belcanto, costituisce una preziosa rarità nella fonosfera umana. Nella patria di Luciano Pavarotti, uno dei massimi esponenti di questa tecnica vocale, non potevano mancare esibizioni di belcanto: Elio si calerà nei panni e nella voce di Figaro, il barbiere, in una libera ed esilarante riduzione dall’opera di Gioacchino Rossini. Lo accompagneranno tre musicisti di prim’ordine: Roberto Fabbriciani al flauto, Fabio Battistelli al clarinetto e Massimiliano Damerini al pianoforte, tutti seduti, naturalmente, sulle poltrone girevoli della bottega di barbiere più famosa al mondo. (Modena, Piazza Grande, ore 21.30).

La fonosfera antica possedeva sonorità e voci per noi ormai perdute. Erano soprattutto le voci degli animali: latrati, ragli, nitriti, belati, grugniti, cinguettii. Attingendo al deposito letterario antico, Ermanno Cavazzoni restituisce la voce ad animali reali e immaginari, traendola dalla sua Guida agli animali fantastici. Tra ippocentauri, manticore, remore, sirene e ircocervi che circolavano nel mondo antico, ci sono gli animali che sono rimasti fra noi e si incontrano comunemente, come il pollo con il suo sguardo sospettoso e un po’ sprezzante, o le formiche, silenziosissime, sempre di corsa e preoccupate per la crisi economica, o le api, bisbiglianti e socialiste imperterrite, o la mucca che rumina e riflette. (Modena, Chiostro del Palazzo Santa Margherita, ore 21.00). Il corpo delle donne (con i divieti e le attribuzioni di impurità che la cultura gli ha sedimentato addosso per millenni) è tema dello spettacolo di Marinella Manicardi, “Corpi impuri”, a cura del Centro Documentazione Donna di Modena (Modena, Sala delle Dame, ore 21). La rassegna “Naturalia” si muove sul confine incerto e sempre più appassionante tra documentazione e finzione, tra realismo e reinvenzione immaginaria, e propone docufilm che presentano il volto voluttuoso ma anche pericoloso e alieno della Natura (Modena, Sala Truffaut, dalle 201.30). Nelle performance “Extended Voices” è protagonista la voce nelle sue forme primordiali: le sperimentazioni di musicisti e performer, tra cui Jaap Blonk e Sisdel Endresen, animano le tre serate del festival (Modena, Chiostro del Palazzo Santa Margherita, 22.30).

Anche a Carpi sarà una lunga notte quella di sabato. Qui tra i numerosi appuntamenti spicca quello con Francesco Bianconi: il leader dei Baustelle racconta e canta l’ambiente metropolitano in una performance fatta di letture, sonorizzazioni e visual, e accompagna il pubblico in una rilettura della quotidianità contemporanea, un “Regno animale” agro e acido. (Carpi, Piazza Garibaldi, sabato 17, ore 21.00). La corsa all’industrializzazione ha portato di frequente a sconvolgimenti naturali ed alterazioni del corso degli eventi. Con “Terminator” James Cameron ha fuso l’acciaio con il fisico ultraumano di Arnold Schwarzenegger, facendone scaturire un lucido discorso sulla vita artificiale, la morte e la creazione: Terminator 1, 2 e 3 vengono proposti in una non-stop serale e notturna, dal titolo “Android ergo sum” (Carpi, Auditorium Loria, dalle 20.30).

A Sassuolo la serata si apre con un occhio di riguardo per i più piccoli: le crisalidi si schiudono ed ecco le “Farfalle”, titolo scelto dalla Compagnia TPO per spiegare ai più piccoli la metamorfosi più grande, quella della nascita, attraverso uno spettacolo sensoriale. La “casa delle farfalle”, tutta bianca, accoglie i bambini in un’atmosfera delicata, un microcosmo silenzioso dove proprio le farfalle disegnano giochi di luce, arricchiti dagli effetti visivi e sonori creati da un “tappeto sensibile” sollecitato dal passaggio dei piccoli ospiti (Palazzo Ducale, 20.30). Anche un giallista e cinquantacinque professori d’orchestra sinfonica come Carlo Lucarelli e i maestri della Filarmonica Arturo Toscanini percorrono paesaggi musicali: notturni ispirati dalle musiche di Mahler, Strauss, Ravel, Beethoven, Liszt, Rossini e Schumann in cerca di bagliori sull’inquietudini umane alla luce della luna: “Blue Moon” (Sassuolo, Teatro Carani, sabato 17, ore 21.00).

La band islandese Groundfloor esplora i vasti profili del paesaggio ghiacciato attraverso le sonorità nitide e malinconiche di un rock acustico alternativo (Sassuolo, Piazzale Avanzini, sabato 17, ore 22.30).
















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