5.000 euro di solidarietà. E’ questo il ricavato dalla vendita del calendario“I gesti della cura”, realizzato dall’Azienda USL di Modena con la collaborazione del Modena Football Club. Un risultato lusinghiero raggiunto grazie a diverse migliaia di modenesi che hanno scelto di acquistare “I gesti della cura” insieme alla Gazzetta di Modena o in alcuni importanti punti di ritrovo del centro di Modena.
L’intera somma sarà devoluta all’Associazione Onlus Rock No War. I fondi raccolti, in particolare, confluiranno nel progetto che Rock No War sta completando in Laos: un centro di recupero per bambine vittime dello sfruttamento sessuale. “Si tratta di un progetto impegnativo – spiega Giorgio Amadessi, Presidente di Rock No War – ma come abbiamo constatato per quello analogo realizzato in Cambogia, è di fondamentale importanza per dare un futuro ai tanti bambini che vivono in una condizione di abuso”.
Il nuovo centro sorgerà nella città di Vientiane, la capitale del Laos. La casa accoglierà le bambine e le giovani ragazze recuperate nei bordelli della zona dai membri dell’associazione incaricati di svolgere le attività di indagine e ricerca. La tipologia degli interventi svolti dal centro è molto varia: innanzitutto si vogliono aiutare nella riabilitazione e nel reinserimento le piccole vittime, curare le malattie trasmesse ai bambini, formare personale che possa intervenire nelle situazioni di emergenza.
La collaborazione tra Azienda Usl e Modena Football Club consente, quindi, di portare un aiuto concreto nei luoghi segnati da conflitti e povertà, in quei paesi in via di sviluppo dove Rock No War opera attraverso interventi strutturali e con un’attenzione concreta alla tutela dei diritti umani.
Per questo Giorgio Amadessi si dice soddisfatto: “Al di là del risultato economico che credo importante, sono lieto che la Direzione dell’Azienda Usl abbia pensato a noi come beneficiari della raccolta fondi quando ha messo in cantiere questo progetto. Un mio particolare ringraziamento va anche al Modena Calcio per la sponsorizzazione e la profonda condivisione del significato di questa iniziativa”.
Il calendario, lo ricordiamo, ha raccolto una serie di originali immagini che fissano momenti quotidiani di cura delle persone ricoverate in ospedale o bisognose di assistenza: sguardi e gesti tra operatori e pazienti rubati dall’obiettivo del fotografo modenese Gianni Volpi. Un momento di sintesi per sottolineare come sia sul campo di gioco che in un’azienda sanitaria quello che conta sono le persone che compongono la squadra: in entrambi i casi la condivisione e il sostegno reciproco rappresentino la strada per il successo.
