martedì, 2 Dicembre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeCronacaCentro logistico poste Modena, colpito da malore improvviso ieri mattina, portalettere muore...





Centro logistico poste Modena, colpito da malore improvviso ieri mattina, portalettere muore poi in ospedale

La Slc/Cgil: "Lo stabile era sprovvisto di defibrillatore"

Colpito da infarto mentre sta lavorando, ma al Centro Logistico di Poste Italiane a Modena in via delle Nazioni 125 mancava il defibrillatore: il dipendente postale non è riuscito a salvarsi.

Il portalettere P.B. ha accusato un dolore ad inizio turno verso le ore 9 e si è accasciato al suolo: i colleghi hanno allertato subito il 118 mettendo anche in pratica manovre di primo intervento, ma negli uffici di via delle Nazioni non è presente il defibrillatore: in circa 20 minuti è sopraggiunta un’ambulanza, è stato così accompagnato all’ospedale di Baggiovara, ma nonostante i tentativi di rianimazione è stato dichiarato il decesso qualche ora dopo.

La Slc/Cgil esprime cordoglio e vicinanza al dolore dei familiari e al dolore della comunità postale di Modena.

Al CL di via delle Nazioni, dopo il dolore, oggi è esplosa la polemica per l’assenza del defibrillatore in uno stabile a due piani con circa 150 dipendenti, dove già qualche anno fa gli stessi dipendenti avevano raccolto le firme per averne uno a disposizione. Gli uffici della Slc Cgil di Modena sono stati letteralmente subissati di telefonate e messaggi per rivendicare più sicurezza nel luogo di lavoro.

C’è sconcerto tra i colleghi, alcuni dei quali erano presenti al momento del malore, e rabbia da parte di molti: troppo spesso le enunciazioni sull’attenzione alla salute e sicurezza rimangono vuoti proclami.

In un’azienda che pensa maniacalmente ai profitti, e ne fa tanti, ma su aspetti riguardanti le condizioni di lavoro è latitante, i dipendenti si sentono abbandonati, caricati di responsabilità con poche tutele, trattati come numeri e non come persone.

I portalettere sono il volto di Poste Italiane sul territorio, sono persone con un legame fortissimo con i cittadini che affrontano condizioni meteorologiche avverse, traffico, stress fisico, carichi di lavoro sempre più pesanti, soprattutto dopo l’aumento dei pacchi provocato dall’e-commerce.

La salute e la sicurezza sul lavoro non possono essere considerate un costo aziendale, ma devono essere il più grande valore da tutelare, a tal proposito chiediamo a Poste Italiane di andare oltre i requisiti minimi quando si parla di salute e sicurezza e di accogliere la richiesta dei lavoratori di installare un defibrillatore con personale formato per il suo utilizzo che permetterebbe alle lavoratrici e ai lavoratori di sentirsi più sicuri.

I diritti dei portalettere devono aumentare ristabilendo il principio di equità anche in tema di sorveglianza sanitaria obbligatoria. In Poste Italiane la mansione del portalettere è stata esclusa dal regime di sorveglianza sanitaria obbligatoria, questo rappresenta una grave anomalia aziendale che da anni come Slc/Cgil denunciamo.

L’altra grande battaglia che come Slc/Cgil portiamo avanti è l’inserimento del portalettere nell’elenco delle attività riconosciute come lavoro gravoso. In questo elenco sono già inclusi addetti alla logistica e ai magazzini e nonostante i portalettere affrontino gli stessi rischi e sforzi fisici, la loro mansione è stata esclusa”.

Slc Cgil Modena

 

















Ultime notizie