giovedì, 27 Novembre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomeRegioneBorse di studio, la Regione recupera 12,5 milioni di euro e arriva...





Borse di studio, la Regione recupera 12,5 milioni di euro e arriva a coprire oltre il 90% degli aventi diritto, con uno stanziamento complessivo che sale a 32 milioni

“Siamo riusciti a recuperare altri 12,5 milioni di euro per il diritto allo studio universitario, risorse che portano lo stanziamento regionale complessivo a 32 milioni. Uno sforzo importante, che ci permetterà di arrivare a erogare la borsa di studio ad almeno il 93% degli aventi diritto, nonostante i tagli significativi che ci sono stati a livello nazionale. L’Emilia-Romagna è da sempre impegnata a garantire il diritto allo studio, ma serve un contributo maggiore da parte del Governo per arrivare alla copertura completa”.

Così l’assessore regionale alle Politiche per il diritto allo studio universitario, Giovanni Paglia, che ha incontrato, oggi pomeriggio, i rappresentanti della Consulta studentesca.

“Solo ieri ci è stato comunicato dal ministero dell’Università e della Ricerca che arriveranno in Emilia-Romagna la metà delle risorse e cioè 15,9 milioni, rispetto ai 31 dell’anno accademico scorso, nonostante le rassicurazioni sulla dotazione inalterata dei fondi Pnrr- ha spiegato Paglia alle studentesse e agli studenti-. Una mancanza importante che ha comportato un lavoro intenso da parte nostra”.

Dei 12,5 milioni che si sono aggiunti in queste ultime ore, 2 arrivano da risorse di Ergo, l’azienda regionale per il Diritto agli studi superiori, mentre 10,5 da fondi europei.

Nell’anno 2024-25 la Regione Emilia-Romagna ha erogato complessivamente 143 milioni di euro. Per l’anno 2025-26 il numero degli idonei è in crescita e le risorse necessarie sono salite a 157 milioni. “Non ci aspettavamo questo incremento di fabbisogno e non se l’aspettavano neanche gli atenei- ha spiegato Paglia-. Sulle matricole significa un più 18% di idonei, e non era mai accaduto. La notizia è positiva perché vuol dire che c’è un avvicinamento all’università anche da parte di famiglie non abbienti, però servono molte risorse in più e noi allo stesso tempo dobbiamo registrare il calo del Fis, il Fondo integrativo statale, che ha cambiato i criteri e ha creato un disavanzo di 8,5 milioni, insieme ai 15 milioni mancanti del Pnrr”.

“Con le risorse in più reperite dal bilancio regionale siamo riusciti a recuperare la dotazione dell’anno scorso e non ci sono altre Regioni in Italia che impiegano somme così rilevanti da destinare al diritto allo studio- ha assicurato l’assessore regionale-. A dicembre con il secondo versamento raggiungeremo il 57% delle matricole e il 100% degli studenti beneficiari degli anni successivi. A gennaio andremo avanti a coprire le matricole, arrivando all’82%, che, insieme alla copertura degli anni precedenti porterà al 93% degli aventi diritto. Abbiamo fatto fronte all’aumento Isee, al calo del Fis, ma non riusciremo ad andare oltre, è uno sforzo già molto oneroso per una Regione e per una prospettiva futura. A questo punto il Governo si deve porre il problema del diritto allo studio”.

















Ultime notizie