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Trasporto pubblico: nel bacino di Bologna arriva la conciliazione paritetica, uno strumento in più per gli utenti

Servirà a prevenire contenziosi e indennizzare eventuali disservizi

È stato siglato nei giorni scorsi un importante protocollo d’intesa per offrire agli utenti del trasporto pubblico bolognese la possibilità di attivare il meccanismo della conciliazione paritetica per la risoluzione di eventuali controversie legate all’applicazione della Carta dei servizi che disciplina diritti e doveri di Tper e degli utenti.

A porre la firma, Tper e sette associazioni dei consumatori: ACU, Adiconsum, ADOC, Assoutenti, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon, riconosciute dalla Regione Emilia-Romagna e aderenti al CRCU (Comitato Regionale Consumatori e Utenti).

Il protocollo interesserà TPB, il consorzio pubblico-privato che gestisce il trasporto pubblico nel bacino di Bologna, di cui Tper è società capofila. Contestualmente è stato deliberato anche il regolamento attuativo.

Si chiude così un iter che ha richiesto oltre un anno di lavoro e che ha preso le mosse all’interno del Comitato Consultivo Utenti, l’organismo – promosso dall’Agenzia per la mobilità SRM – nel quale siedono alcune associazioni dei consumatori che trovano in quel contesto l’occasione per confrontarsi mensilmente con l’azienda che gestisce trasporto pubblico locale su molteplici tematiche legate alla qualità del servizio e ai diritti dell’utenza.

Il bacino di Bologna è certamente tra i primi, se non il primo a livello nazionale, ad attivare questa procedura anche nel trasporto pubblico locale su gomma.

È’ un risultato che è stato salutato con soddisfazione dall’azienda, che ha scelto di aprire a questo strumento di dialogo e confronto su base volontaria, non previsto dal contratto di servizio.

Uguale soddisfazione hanno espresso anche le sette associazioni dei consumatori firmatarie, che ricoprono un ruolo di rappresentanza all’interno del bacino felsineo.

Mancano ora solo alcuni passaggi, a cominciare dall’attività formativa per i conciliatori, già programmata, ma le parti concordano che con l’inizio del 2026 gli utenti potranno contare su questo strumento per la prevenzione del contenzioso e per la risoluzione di quei piccoli disagi che possono verificarsi così come disciplinato dalla Carta dei servizi.

L’attività di conciliazione sarà a titolo assolutamente gratuito per l’utente e avverrà con l’intermediazione necessaria di una delle associazioni sottoscrittrici. L’utente potrà scegliere da chi farsi rappresentare o, nel caso di mancata scelta, ad ogni controversia sarà assegnata, con metodo rotativo, l’associazione di riferimento.

Il regolamento assicura tempi rapidi per la conclusione delle possibili conciliazioni e traccia in modo chiaro l’iter definendo i paritetici poteri tra le parti.

Non appena sarà completata l’attività formativa verrà data comunicazione dell’avvio della gestione delle eventuali conciliazioni. Sarà possibile attivare la procedura sia dai canali web dell’azienda, sia rivolgendosi alle associazioni sottoscrittrici.

“È’ un segnale di attenzione all’utenza e un passaggio di trasparenza che Tper e TPB considerano molto importanti” ha dichiarato Giuseppina Gualtieri, Presidente e Amministratrice Delegata di Tper SpA.

“Si è chiuso un percorso che ha visto una fattiva collaborazione e che sarà una nuova opportunità per le associazioni dei consumatori, ma soprattutto per l’utenza. È un’esperienza che crediamo potrà fare scuola a livello nazionale” spiega Angela Lelli, Presidente del Comitato Consultivo Utenti Bologna. 

















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