Si preannuncia una tredicesima giornata di Serie A di fuoco quella che vedrà il Sassuolo (nono in classifica) affrontare il Como (sesto) domani sera al Sinigaglia. La sfida è attesa non solo per la classifica, ma anche per il duello a distanza in panchina tra due campioni del mondo, Fabio Grosso e Cesc Fàbregas.
Il tecnico neroverde, Fabio Grosso, ha incontrato i giornalisti al Mapei Center, sottolineando immediatamente l’elevato livello di difficoltà che attende la sua squadra.
Grosso ha esordito definendo l’incontro come una “gara tosta contro un avversario bravo che sta mettendo in mostra tutte le sue qualità”. Con pochi giorni a disposizione, la preparazione è stata focalizzata sull’essere pronti per un appuntamento che richiede “livelli molto molto alti di tutti i punti di vista, livelli fisici, livelli tecnici, livelli mentali di presenza di gara”.
Il Como merita grandi complimenti perché le sue “idee sono molto chiare”. Pur riconoscendo gli investimenti importanti della società, l’allenatore ha voluto rimarcare che parlare solo di risorse economiche è “riduttivo sia banale ed anche superficiale”.
Al Como infatti, secondo Grosso, “sanno quello che vogliono, hanno il coraggio di crederci, lo portano avanti”. Dunque per affrontare le loro caratteristiche di primo livello, il Sassuolo dovrà essere capace di giocare “tante partite all’interno della stessa partita”, come ha sottolineato lo stesso allenatore, resistendo nei momenti di difficoltà per poi provare a uscirne con coraggio, con qualità, con determinazione.
L’obiettivo primario sarà “riempire questa gara”, altrimenti sarà “molto difficile uscire dal campo con un risultato bello”.
Grosso ha espresso inoltre “grande rispetto e grande estima” per l’allenatore spagnolo, che sta “dimostrando di avere delle doti importanti“.
Riguardo al precedente stagionale in Coppa Italia, Grosso ha chiarito che quella gara ha fornito indicazioni utili, sia sulle “cose da riproporre” che su quelle “da provare a migliorare”. In quell’occasione, pur togliendo nulla ai meriti dell’avversario, il Sassuolo “avremmo potuto fare qualcosa di meglio, qualcosa di diverso”.
Grosso ha risposto anche sulle recenti scelte di formazione, come l’utilizzo di Fadera sulla fascia sinistra al posto di Lorienté. Il tecnico ha spiegato che la decisione è spesso logica e ponderata: “Mi piace alternare mi piace rendere partecipi i giocatori”. Dopo la prima grande prestazione, l’idea è stata quella di dare “continuità”. Avere giocatori come Lorienté o altri potenziali titolari nella seconda parte della gara può essere “un’arma interessante da utilizzare”.
È stata discussa anche l’opzione di schierare Volpato a sinistra, in posizione invertita. Grosso ha confermato che Volpato “può tranquillamente giocare anche a sinistra”, sebbene l’abbia usato spesso anche nella “zona di centrodestra o nella zona centrale”. La chiave è mettere i ragazzi nelle posizioni in cui “pensano di poter essere al loro agio” per esprimere il loro potenziale.
Riguardo ai singoli del Como, in particolare Nico Paz, Grosso ha messo in guardia dal focalizzarsi su un solo interprete. Sebbene Paz sia un “giocatore forte” e “determinante per loro”, il Como si basa su un “gioco corale” che “ama prevalere sull’avversario, che mette grande ritmo e grande intensità con qualità”.
Infine, sul fronte infermeria, Grosso ha confermato che Walukiewicz “dovrebbe stare bene” ed è a disposizione. La preoccupazione maggiore riguarda invece gli influenzati: Odenthal, tenuto fuori dalla partita scorsa, e Luca Lipani, colpito da un attacco influenzale anche ieri. Non è ancora certo se rientreranno per la gara.
Tornando al pareggio contro il Pisa, che aveva suscitato sensazioni diverse, Grosso ha analizzato il punto ottenuto: “Ci sono tante sensazioni sempre dentro la partita”. L’aspetto positivo è stato riprendere una partita che si stava perdendo “a 30 secondi alla fine”, ottenendo un punto e togliendone due a un avversario diretto nella lotta per la categoria.
L’aspetto meno positivo è il rammarico per non aver sfruttato un’ottima ripresa, dopo un primo tempo “un po’ soporifero e sotto giri”. Il Sassuolo ha creato molte opportunità per andare in vantaggio, ma “per una nostra ingenuità siamo stati puniti”.
Tuttavia, la squadra ha avuto “il coraggio ha avuto la forza nel finale […] di riprendere una partita che purtroppo si era messa sui binari sbagliati”.
Per la sfida di domani, l’imperativo è “alzare il nostro livello”, consapevoli che se ciò non avverrà, “sicuramente non sarà una partita semplice”.
Claudio Corrado


