Nessun aumento della pressione fiscale locale e piano degli investimenti confermato, garantendo l’equilibrio economico-finanziario dell’ente. La Giunta del Comune di Carpi ha approvato nei giorni scorsi lo schema del Bilancio di previsione per il triennio 2026-2028 che arriverà in Consiglio per il voto entro la fine dell’anno. Il documento prevede che Imu e canone unico patrimoniale rimangano invariati e conferma il piano di investimenti per la cura e la manutenzione del patrimonio pubblico, per la realizzazione e riqualificazione degli impianti sportivi e per la costruzione delle infrastrutture necessarie ad accompagnare il percorso verso il nuovo ospedale.
“L’approvazione da parte della Giunta – sottolinea l’assessora al Bilancio e vice sindaca Mariella Lugli – è avvenuta in un quadro nazionale particolarmente complesso. La legge di Bilancio in discussione in Parlamento, infatti, risulta essere la più ridotta dal 2014, con appena 18,7 miliardi di interventi, oltre all’applicazione dei tagli ai finanziamenti agli enti locali già previsti dalle finanziarie precedenti, che si applicheranno il prossimo anno. A questo dobbiamo aggiungere la riduzione dei fondi per gli investimenti, l’assenza di compensazioni per i costi energetici, gli aumenti di spesa per il rinnovo dei contratti, la riduzione dei trasferimenti per il trasporto pubblico locale, le risorse insufficienti per i servizi sociali ed educativi, con sono interventi di minima sulle disabilità”.
Nonostante questo scenario, il Bilancio previsionale del Comune di Carpi si presenta stabile e senza aumenti sui tributi locali. Si prevedono entrate correnti per 57,8 milioni di euro, dei quali 17,7 milioni dall’Imu, 11 milioni dall’addizionale Irpef (che cresce per numero di contribuenti e imponibile medio), 3,7 milioni dal recupero dell’evasione fiscale, 2,5 milioni dal canone unico patrimoniale e 1,4 milioni di dividendi da Aimag (che ritornano nel 2026 dopo la sospensione).
L’ente, tuttavia, subisce una riduzione della capacità di spesa corrente, pari a circa 750 mila euro, a causa dei meccanismi redistributivi nazionali del Fondo di solidarietà comunale e delle spending review.
Il bilancio di previsione comunale procede in piena integrazione con quello dell’Unione delle Terre d’Argine alla quale il Comune trasferirà 26,8 milioni di euro per i servizi conferiti, con un aumento di 758 mila euro nel 2026 rispetto al 2025.
Sul fronte delle politiche abitative, a fronte dell’assenza di fondi statali e dei tagli ai fondi per la morosità incolpevole e al fondo affitti, l’amministrazione ha scelto di destinare risorse aggiuntive con un incremento del 20 per cento per la città di Carpi.
Il piano degli investimenti per il triennio 2026–2028 ammonta a 55 milioni di euro. Negli interventi principali rientrano il completamento delle due opere Pnrr ancora in corso – la palestra polifunzionale nella zona delle ex piscine e Corte Fossoli –, la manutenzione straordinaria dell’illuminazione pubblica, la nuova sede della Polizia Locale, la riqualificazione della palestra delle scuole Focherini, gli interventi di efficientamento energetico sugli edifici scolastici, la realizzazione del campo da calcio in sintetico e del campo da rugby.
“Questo bilancio – afferma Lugli – non è solo un documento contabile ma la mappa delle scelte che orientano il futuro della città. Abbiamo deciso di non chiedere un euro in più ai cittadini e allo stesso tempo di continuare a investire su scuole, impianti sportivi, patrimonio pubblico e infrastrutture. Ogni investimento parla di una città che non si ferma, che non arretra di fronte alle difficoltà e che mette al centro le persone e la qualità della vita. Carpi – conclude Lugli – dimostra di avere una visione chiara e una programmazione solida, frutto del lavoro di squadra tra uffici e amministrazione. Nei prossimi anni, tutte le comunità saranno misurate sulla capacità di prendersi cura dei propri luoghi: noi abbiamo scelto di farlo, con responsabilità e con fiducia”.


