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A Reggio 200 educatori si confrontano sulle linee programmatiche dell’anno scolastico in corso e fanno il punto sul futuro

Oltre 200 educatori si sono riuniti al Centro Loris Malaguzzi di Reggio Emilia per un confronto sulle linee programmatiche dell’anno scolastico in corso e per fare il punto sul futuro dei servizi educativi della fascia 6-14 della scuola reggiana. All’incontro erano presenti il sindaco Marco Massari, l’assessora alle Politiche educative Marwa Mahmoud, Nicoletta Levi dirigente del servizio Officina educativa ed Eugenio Paterlini responsabile dei servizi educativi territoriali e diritto allo studio, in platea oltre 200  educatori del privato sociale che lavorano nelle scuole reggiane.

“È fondamentale valorizzare quanto realizzato finora per poter costruire qualcosa di nuovo e significativo – ha sottolineato l’assessora Marwa Mahmoud – Ogni nuova sfida deve nascere da un bisogno reale, mantenendo come riferimento l’esperienza valoriale della nostra città. Vogliamo aprire le scuole nel pomeriggio perché diventino presidi di comunità. Uno spazio che sostenga le famiglie e offra ai ragazzi occasioni di crescita e incontro. Solo così potremo rafforzare il legame educativo e sociale che tiene unita la nostra comunità.”

Indispensabile è il contributo degli educatori per l’inclusione scolastica a supporto dei bambini e dei ragazzi con diritti educativi speciali. Per realizzare queste attività, Officina educativa, il servizio del Comune di Reggio Emilia che si concentra sulla fascia di età 6 – 14 anni, si avvale di un team di referenti territoriali in costante contatto con gli educatori attivi nei plessi scolastici della città. Attraverso il confronto, vengono progettati interventi e attività calibrati sui bisogni specifici dei territori. Il tema è di grande attualità data la forte crescita di studenti con diritti speciali: se nel 2013 i ragazzi con disabilità erano 156 tra primarie e secondarie di primo grado e 76 alle superiori, oggi siamo di fronte a 632 alunni tra elementari e medie e 215 alla superiori. A fronte di questo aumento, è cresciuto in modo rilevante l’investimento dell’Amministrazione comunale per il personale educativo per l’anno scolastico 2025-2026 la spesa ha  superato i 5.300.000 euro. Da tempo è inoltre in corso un confronto con l’Ausl, per ripensare modalità e strategie di intervento mantenendo un servizio di qualità e meglio sostenibile.

Durante la mattinata al Malaguzzi sono stati presentati diversi progetti in corso per l’anno scolastico 2025-2026 tra i quali quelle dei Consigli dei Ragazzi e delle Ragazze all’interno delle scuole. Di particolare rilevanza anche un nuovo progetto dedicato alla scuola internazionale per i plessi scolastici con una significativa presenza di alunni con background migratorio con focus sulla valorizzazione della diversità culturale.

Il servizio Officina educativa del Comune di Reggio Emilia, per le molteplici attività scolastiche ed extrascolastiche rivolte a bambini e ragazzi della fascia d’età dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, si avvale di un ampio gruppo di educatori del privato sociale. Tra i servizi offerti alle famiglie spiccano i laboratori in orario scolastico, le attività pomeridiane e l’attenzione agli alunni con bisogni speciali. In particolare, gli educatori sono presenti all’interno dei tempi integrati, i pomeriggi a scuola (di norma due a settimana) gestiti da un educatore insieme a un docente per rispondere al bisogno di maggiore flessibilità oraria e di sostegno alle famiglie. Per progettare una scuola all’altezza delle sfide contemporanee una particolare attenzione va infatti riservata al sostegno alla genitorialità, alla conciliazione tra vita e lavoro e al rafforzamento della relazione con il territorio. Attraverso progetti come Scuole Aperte e l’ascolto di chi opera ogni giorno sul campo, vengono raccolti i bisogni educativi che esprime il territorio reggiano e su quelle basi costruita l’offerta.

 

















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