La grande alleanza sindacale non si ferma sul piano sosta “inadeguato e inaccettabile” in zona ospedale. E rilancia: se entro cinque giorni non sarà convocato un incontro con il Sindaco di Reggio Emilia e con il Direttore generale di Ausl, scatterà lo stato di agitazione.
Vale a dire il blocco degli straordinari di medici, dirigenti, infermieri, oss e amministrativi che operano al Santa Maria Nuova.
Fedeli alle promesse fatte ai lavoratori e alle lavoratrici, tornano a prendere posizione Cisl Fp Emilia Centrale, Fials, Nursind e con loro i sindacati dei medici Anaao Assomed, Fassid e Cisl Medici. Lo fanno reagendo al muro di gomma di Comune a Azienda Usl, cui non sono bastati otto giorni per organizzare un incontro congiunto con le organizzazioni sindacali, nonostante il tema della sosta, per il personale e per i cittadini, sia uno dei fronti caldissimi che sta attraversando la sanità reggiana.
“Ogni battaglia sindacale, anche la più dura, si deve basare sul rispetto per l’interlocutore. Ci chiediamo, però, che significato abbia la parola “rispetto” nel vocabolario del Comune e dell’Azienda e come intendano metterla in opera per cambiare un piano sosta, che così com’è non funziona”, spiegano tutte le organizzazioni sindacali coinvolte, riunite in una alleanza che rappresenta la maggioranza del personale ospedaliero, più estesa anche del fronte che a livello nazionale ha ottenuto per il comparto il nuovo contratto collettivo sanità pubblica.
UN RIFORMA BUONA PER IL PERSONALE E I CITTADINI
“Il 24 settembre scorso avevamo trasmesso a Comune e Azienda un pacchetto di sette proposte per riformare il piano sosta, costruite ascoltando le richieste dei lavoratori e, soprattutto, conoscendo cm² per cm² la zona dell’Ospedale. Un pacchetto di proposte pensate per rispondere sia alle esigenze dei 3.500 professionisti che ogni giorno, 24 ore al giorno, operano nel cuore sanitario della Città, sia ai bisogni dei cittadini reggiani. Due categorie fino ad oggi accomunate dal dover pagare per un servizio insufficiente e che funziona male – proseguono i sindacati –. Infatti, il nostro obiettivo non è mai stato quello di pensare egoisticamente al mondo sanitario ignorando il resto del mondo. Quello per cui lottiamo è spingere Comune e Azienda a risolvere, con impegno, ragionevolezza e con tutto il nostro supporto, il problema della sosta. Problema che a Reggio Emilia è antichissimo: correva l’anno 2013, ben dodici anni fa, e si discuteva delle stesse cose, la rassegna stampa è impietosa. Ora crediamo che sia giunto il momento di prendere una (buona) decisione”.
IL BIVIO: FARE CASSA SUL PERSONALE O CAMBIARE IN MEGLIO
Buona decisione che principia dalla richiesta di trasparenza sulla realizzazione di parcheggi multipiano o interrati. Un progetto previsto in un protocollo d’intesa del 2013 tra Comune e Ausl e che è ancora lettera morta. “Ci limitiamo ad osservare che l’area ospedaliera è full e ha bisogno di un cambio di passo per garantire una sosta adeguata. Ora la città deve decidere se continuare a spremere il sistema dei parcheggi, che porta nelle casse di Ausl 260.000 euro all’anno. O se cambiare passo, garantendo un adeguato diritto alla sosta per chi viene o lavora al Santa Maria, al Core e a chi, nel prossimo futuro, verrà o lavorerà al Mire. Di sicuro tacere, ignorare le proposte sindacali, non è il modo più saggio per gestire il problema. Noi non ci fermeremo”.