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Vinicio Capossela docente all’Università di Bologna

Sarà Vinicio Capossela, martedì 6 maggio alle ore 15 presso l’Aula Magna della Facoltà di Lingue e letterature Straniere (via Filippo Re, 8), a concludere il ciclo di incontri con i cantautori organizzato dal Centro Internazionale della Canzone d’Autore legato al Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna. L’incontro è rivolto agli studenti iscritti, ma è aperto anche al pubblico degli uditori. Saranno inoltre presenti all’incontro Francesco Giardinazzo (coordinatore del corso) e Valerio Grutt ( poeta e coordinatore del Centro).

Vinicio Capossela è tra i migliori autori della sua generazione, ironico e allo stesso tempo romantico. I suoi modelli più evidenti sono i blues aspri e deliranti di Tom Waits. Nel suo repertorio convivono surrealismo e melodie mediterranee, sonorità fragorose e pantomime circensi (Canzoni a Manovella), ma anche atmosfere crepuscolari che ricordano Tenco (All’una e trentacinque circa).

Capossela ha dato vita ad un personalissimo mondo musicale e poetico dove il gusto della contaminazione, del barbarico e del postmoderno, tra apocalissi e dionisaco si ritrovano non in contrasto ma per una legge segreta d’armonia a confluire in un unico flusso dove viene anche a riformularsi l’idea di scrittura e di composizione, tendente al racconto e all’epos, vocazione peraltro annunciata fin dalle prime righe del suo romanzo d’esordio, “Non si muore tutte le mattine”(2004).

Il suo ultimo lavoro “Ovunque proteggi”, uscito nel 2006 vince il premio Tenco come miglior album dell’anno. Con questa opera, Capossela ha portato alle estreme conseguenze le sue capacità descrittive e poetiche, allestendo un percorso coerente di narrazione che passa attraverso emozioni profonde, suggestioni che affondano nelle radici della nostra cultura, paure e gioie degli uomini di ogni tempo legate a rappresentazioni sacre, epiche e profane.
Dalle sonorità dei suoi testi, come lui stesso afferma, emerge la volontà di rappresentare la canzone nella sua “suggestione” attraverso la sua “ambientazione sonora”, servendosi dei suoni carpiti dall’ambiente circostante, rendendo il tutto espressione di una versatilità creativa.

Un artista, insomma, a pieno titolo responsabile di un nuovo modo di fare musica e di vivere l’esperienza collettiva della musica, tesa ad un recupero non inattuale dell’idea di una comunità d’ascolto i cui confini non sono affidati all’idea di limite quanto piuttosto alla certezza che essa esista in quanto diviene luogo di parola e di musica importante per questa storia che esiste solo se da altri viene costruita.

L’attività del Centro Internazionale della Canzone d’autore, interna a quelle del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna, è resa possibile dal sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

Le attività del Centro Internazionale della Canzone d’Autore torneranno dal 1 all’8 luglio con il festival “Lyrics – autori di canzoni”. Saranno otto giorni di concerti serali e incontri pomeridiani che vedranno i giovani autori e le giovani band al fianco dei grandi nomi della canzone d’autore italiana e internazionale. La direzione artistica del festival sarà affidata a Franz Campi con la collaborazione di Valerio Grutt.

Bilancio e riflessioni sul corso
Il corso, che ha avuto una quarantina di partecipanti e un buon pubblico di uditori, con un picco in occasione dell’incontro di martedì 22 aprile con Lucio Dalla di oltre un centinaio di persone, è stato un vero successo.
“Si è trattata di un’esperienza unica nel suo genere, – afferma il coordinatore del corso – che ha cercato di dare un significato critico e metodologico all’indagine sulla canzone partendo da una riflessione capace di mettere in luce i molteplici aspetti, tanto di natura tecnica (la scrittura, l’arrangiamento, l’interpretazione) quanto nei suoi rapporti con la cultura e i valori che ne costituiscono il fondamento sociale e antropologico. Se dobbiamo trarre una lezione e un bilancio, occorre dire che questo territorio possiede una geografia tale da rappresentare una risorsa feconda per capire quanto in profondità la canzone abbia agito e agisca con un pubblico sempre più attento e sempre più esigente, al di là di ogni logica commerciale, la quale ha una sua importanza ma che da sola non basta a spiegare il successo o la tardiva ricezione di un autore e del suo mondo. Abbiamo cercato di strutturare l’esperienza dell’ascolto come una ricerca di significati non sempre immediatamente codificabili, cercando di spiegare come la complessità cui fa appello la composizione di un brano nasca da un’attenzione precisa in termini di scrittura e di risultati. Un lavoro che reputo “in divenire” per definizione e per sostanziale natura di questo genere. L’interesse e l’attenzione di questo esperimento unico nel suo genere e nella sua collocazione culturale ha trovato una platea interessata ed esigente, il che ci fa essere assolutamente ottimisti sul consolidamento, la costante presenza e sulla fortuna di questo progetto che ha ancora molte cose da esprimere”.

Per informazioni sull’attività del Centro Internazionale della Canzone d’autore:
Tel. 051 2094645 – 051 220666 e-mail
Centro della canzone.

















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