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STU Reggiane Spa: “Precisazioni in merito alla volontà di Pallacanestro Reggiana di interrompere il progetto della Casa Biancorossa”

In riferimento alla notizia recentemente diffusa relativa alla volontà della società Pallacanestro Reggiana di recedere dal contratto di compravendita dell’immobile denominato Capannone 15 A e, conseguentemente, di non procedere alla realizzazione della Casa Biancorossa, STU Reggiane Spa ritiene doveroso fornire la presente nota di chiarimento a tutela della correttezza dell’informazione e del proprio interesse legittimo.

“La prima idea del progetto della Casa Biancorossa nasce nel 2022 quando Pallacanestro Reggiana avanza una richiesta specifica a STU Reggiane Spa per l’acquisto di un capannone all’interno del Reggiane Parco Innovazione. Nel Novembre 2023 le parti sottoscrivono un contratto preliminare avente a oggetto il trasferimento di proprietà dell’immobile Capannone 15 A situato all’interno del Reggiane Parco Innovazione.
Il contratto prevedeva esplicitamente la presenza di due condizioni sospensive, distinte e reciproche, che i soggetti firmatari si impegnavano a realizzare entro termini concordati. STU Reggiane Spa si era impegnata ad eseguire le bonifiche dei suoli all’esterno del Capannone, mentre Pallacanestro Reggiana avrebbe dovuto predisporre e presentare il progetto esecutivo per la realizzazione dell’opera. Il buon esito e la prosecuzione dell’iter contrattuale risultavano pertanto subordinati al puntuale adempimento di tali condizioni da parte sia di STU Reggiane Spa che di Pallacanestro Reggiana.
A seguito della sottoscrizione, e sebbene con ritardo dovuto a cause oggettive e debitamente comunicate alla controparte, STU Reggiane Spa ha comunque provveduto a espletare le attività a proprio carico (le bonifiche dei suoli), che termineranno entro la fine del mese di agosto, adempiendo così agli obblighi contrattuali previsti dal preliminare.
Diversamente, Pallacanestro Reggiana ad oggi non ha provveduto alla redazione e alla presentazione del progetto esecutivo, progetto che doveva essere presentato a STU Reggiane Spa, quale condizione imprescindibile per la realizzazione dell’intervento. In diverse occasioni pubbliche la stessa Pallacanestro Reggiana ha presentato bozze, render e anche un plastico del progetto ma, appunto, non il progetto esecutivo.
Nonostante ciò Pallacanestro Reggiana ha avviato un’azione giudiziaria nei confronti di STU Reggiane Spa, contestando il ritardo nel completamento delle attività di bonifica e dichiarando il recesso dal contratto.
Pallacanestro Reggiana ha dichiarato, nel procedimento legale avviato, che il progetto esecutivo non avrebbe potuto essere definito in quanto non erano state terminate le attività di bonifica.
È evidente come tale motivazione sia completamente inconsistente: il progetto poteva essere indubbiamente predisposto in quanto le attività esecutive in questione non interferiscono in alcun modo con la progettazione di un edificio, sia per esplicito disposto contrattuale (le attività di progettazione e bonifica è previsto procedano parallelamente), sia per la loro natura, sia per la loro obbligatoria corrispondenza ad un progetto esecutivo da tempo approvato dalla competente autorità pubblica, sia perché l’attività di bonifica è stata progettata ed eseguita per la quasi totalità su area esterna all’edificio da progettare.

Nello spirito di collaborazione che da sempre ci contraddistingue, e con l’intenzione di tutelare l’interesse pubblico, STU Reggiane Spa ribadisce la piena disponibilità a valutare soluzioni bonarie e di dialogo, qualora Pallacanestro Reggiana intenda ancora seriamente affrontare il progetto di realizzazione della Casa Biancorossa”.

 

Il sindaco Massari: “Spero ancora si trovi una soluzione”

“Credo e spero che ci sia ancora la possibilità di realizzare alle Reggiane il progetto di un polo sportivo e attrattivo di qualità all’interno di un Parco Innovazione che guarda al futuro con rinnovate ambizioni e progettualità.

Il progetto Casa Biancorossa è un gran bel progetto privato, accolto con entusiasmo e ampia collaborazione dalle amministrazioni che si sono succedute in questi anni e per il quale Stu Reggiane ha investito tempo e risorse, perché crediamo che esistano le condizioni per creare un impianto sportivo e che vi sia un evidente interesse pubblico nella sua realizzazione.

Portare a compimento progetti di tale complessità, non ultimo anche l’importante impegno finanziario privato, comprensibilmente incontra ostacoli e difficoltà (da parte di STU ormai risolti, vedi bonifiche). L’amministrazione comunale è  impegnata, insieme alle società in questione, nel tentativo di studiare soluzioni alternative al progetto originario che contemplino anche una modifica del contratto in essere.

Detto ciò è quasi superfluo sottolineare come si tratti di un progetto appunto privato e come la responsabilità di un legittimo passo indietro da parte della proprietà non possa ricadere sugli enti pubblici coinvolti. Al di là degli aspetti legati alle tempistiche di consegna delle bonifiche, che l’amministratore delegato di Stu Luca Torri ha chiarito molto bene e nei dettagli, l’idea di attribuire l’eventuale accantonamento del progetto all’amministrazione pubblica ci sembra pretestuosa e fuorviante.

Non voglio poi entrare nel merito delle illazioni delle opposizioni, semplicemente irricevibili. Mi limito a registrare come in questa città, c’è chi con serietà affronta le questioni, con i loro normali intoppi e le normali problematiche, e chi si affanna a cercare di speculare maliziosamente, senza conoscere nemmeno bene le questioni di cui parla, riempiendosi la bocca di slogan facili e vuoti. Ai soliloqui dell’opposizione, più impegnata ad attaccare la mia persona che a dare utili suggerimenti, voglio ricordare che amministrare, come i cittadini sanno bene e dimostrano ad ogni appuntamento elettorale, significa cercare il dialogo con responsabilità, mettendo sempre davanti l’interesse pubblico.

Ribadisco che, come indicato nel comunicato congiunto sottoscritto da Pallacanestro Reggiana e Stu Reggiane (proprietaria del capannone 15A), con la mediazione dell’amministrazione comunale, si valuterà se vi siano le condizioni per procedere con un  intervento analogo o simile, anche studiando eventuali alternative al contratto in essere”. Così Marco Massari, Sindaco di Reggio Emilia.

















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